I packaging dell’antico Egitto
Scatole di legno, cesti di papiro e anfore di terracotta. Impressionano ancora oggi per la loro funzionalità e per la grande attenzione ai dettagli.
La finale del Super Bowl, si sa, è il Sacro Graal di ogni pubblicitario americano. Ogni anno catalizza milioni di spettatori: non solo tifosi, ma anche fan sfegatati degli artisti chiamati a esibirsi durante l’Halftime Show. La grande attenzione mediatica l’ha reso un banco di prova per gli sponsor, che ogni anno si contendono l’attenzione dei presenti cercando di sfornare gadget e iniziative sempre più originali.
Tra i protagonisti di questa sfida all’ultimo sangue non poteva mancare Budweiser. Qui vi abbiamo raccontato come l’azienda si stia distinguendo per la capacità di sfruttare le tecnologie digitali in maniera creativa, dando vita a speciali packaging in edizione limitata.
L’ultima trovata è arrivata proprio in occasione del Super Bowl con il lancio di SelfieBud; un’edizione limitata che si distingue per un particolare tutt’altro che ininfluente. L’etichetta, infatti, è progettata come un’immagine speculare del logo tradizionale, per risultare perfettamente leggibile se inquadrata dalla fotocamera dello smartphone mentre ci si scatta un selfie.
Per la realizzazione della serie Budweiser ha collaborato con l’agenzia Jones Knowles Ritchie (JKR). Lisa Smith, Direttore Creativo di JKR ha definito SelfieBud la prima birra della storia studiata per la “selfie generation”.
‹‹Oggi le aziende sono abituate a spendere milioni per apparire al meglio sui social. Eppure ci sono tante altre opportunità da cogliere per rinnovare l’identità e il design del prodotto, puntando a diventare virali››.
L’esclusivo packaging ha fatto la sua prima apparizione ufficiale a Miami durante il BUDX Super Bowl Weekend, al quale hanno preso parte più di 200 influencer provenienti da tutto il mondo.
All’evento, Budweiser ha invitato influencer con più di un milione di iscritti: a ciascuno è stata regalata una valigetta contenente SelfieBud, che si apre per rivelare uno specchio che recita “La tua Bud può essere bella come te sui social”. L’esterno della confezione riporta invece il motto “King of Beers”.
Secondo Steve Arkley, Global Vice President of Marketing del gruppo, il lancio di SelfieBud nel corso di un evento come il BUDX, risulta doppiamente strategico. Da un lato, infatti, ha offerto nell’immediato un’esperienza esclusiva ai creators e alle celebrity presenti; dall’altro ha fatto sì che milioni di utenti in tutto il mondo venissero a conoscenza di #SelfieBud direttamente da Instagram, prima che dalla pubblicità tradizionale.
Per il momento non si sa ancora se le confezioni con l’etichetta specchiata saranno disponibili sul mercato. Una cosa è certa: per qualsiasi aggiornamento non ci resta che scorrere il feed di Instagram sotto l’hashtag #SelfieBud.
Scatole di legno, cesti di papiro e anfore di terracotta. Impressionano ancora oggi per la loro funzionalità e per la grande attenzione ai dettagli.
Soprattutto per confezionare i suoi prodotti tecnologici. Per questo investe in ricerche e innovazioni, di cui l’azienda ha parlato in una recente guida online.
Quelle realizzate in cartone da un campione di surf americano, ad esempio. O quelle a nido d’ape di due gemelli della Cornovaglia.
Ce ne sono pochi nelle case, ma sono ovunque in molti settori del mercato, soprattutto nel campo degli alimenti freschi.