Lo smart packaging e il riciclo

Intelligenza artificiale, Internet of Things, blockchain: tutte le soluzioni più avanzate messe in campo nel packaging per smaltire meglio i rifiuti

13 Maggio 2022

Nell’ultimo secolo l’utilizzo della plastica nel confezionamento è cresciuto in maniera esponenziale, e di conseguenza la quantità di rifiuti è arrivata ben oltre i livelli di guardia.

Molte aziende hanno cominciato ad adottare materiale alternativo, che però spesso ha un’impronta di carbonio più alta dei derivati della plastica. Oggi la nuova frontiera della lotta all’inquinamento si sta spostando verso pratiche di smistamento e gestione dei rifiuti sempre più innovative, con l’ausilio di nuove tecnologie abbinate al packaging.

Secondo Future Market Insights, nei prossimi dieci anni gli investimenti in smart packaging supereranno i 46 miliardi di dollari. Blockchain, intelligenza artificiale, Internet of Things aiuteranno i consumatori a fare scelte più virtuose, istruendoli sulle pratiche di smistamento, riciclo e riuso.

Nei prossimi dieci anni gli investimenti in smart packaging supereranno i 46 miliardi di dollari

Grazie a una struttura dati condivisa e immutabile, la blockchain permette di creare e trasferire risorse in modo sicuro raggruppandole in ordine cronologico grazie all’uso della crittografia.

Empower, azienda norvegese che traccia i rifiuti, se ne sta servendo per creare un sistema di donazioni e premi finanziari per chiunque depositi plastica in specifici punti di raccolta.

Whilhelm Myrer, co-fondatore di Empower
L’app permette di tracciare prodotto e confezione già dalla fase di acquisto

Come sappiamo, la presenza di tag RFID sugli imballaggi permette di accedere a numerose informazioni relative all’utilizzo del prodotto, alla sua conservazione, ma anche istruzioni sul riuso o il riciclo della confezione.

Attraverso i tag RFID posizionati sui pack si può accedere a numerose informazioni relative al prodotto, comprese istruzioni per il suo smaltimento

Proprio grazie ai RFID Algramo è diventata una realtà affermata in tutto il mondo. Il packaging riutilizzabile di questa innovativa azienda cilena consente di ridurre i costi di produzione e l’impatto ambientale.

In collaborazione con Unilever e Nestlé, Algramo ha implementato un sistema di packaging intelligenti, all’interno dei quali è stato integrato un chip RFID che permette di monitorare il numero di riutilizzi e accumulare sconti e punti.

Dopo aver creato un account sul sito di Algramo e aver associato al proprio profilo un contenitore riutilizzabile, ogni volta che quest’ultimo viene ricaricato, il consumatore riceve un premio in denaro all’interno del proprio wallet virtuale. In questo modo il packaging si trasforma in una vera e propria “carta ricaricabile”, che difficilmente vorremmo perdere, o abbandonare, come spesso purtroppo succede con gli imballaggi dopo essere stati utilizzati.

Nelle postazioni di Algramo è possibile ricaricare (anche digitalmente) le proprie confezioni

Abbiamo già parlato di digital watermarks e di come stiano contribuendo a migliorare lo smistamento dei rifiuti negli impianti di raccolta.

Grazie all’intelligenza artificiale oggi si sta provando a stimolare la creazione di robot capaci di riconoscere, setacciare e raccogliere autonomamente la plastica e i diversi rifiuti che minacciano la biodiversità marina. Ma dato il suo potenziale e le sue capacità predittive e di calcolo, la sua applicazione sarà utile perfino a monte del problema, nella creazione di algoritmi capaci di produrre e ingegnerizzare nuovi tipi enzimi capaci di accelerare la fase di smaltimento o di riciclo del PET. 

Jellyfishbot è uno dei tanti prototipi di robot dotati di AI e addetti alla pulizia dei mari

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