Packstage: cassette per ortofrutta

Benvenuti in Packstage, il dietro le quinte in cui spieghiamo "come si fanno" alcuni tipi di packaging, chiedendolo a chi ne sa più di noi.

5 Aprile 2022

Cominciamo da Ghelfi Ondulati (azienda partner, tra l’altro, di Out of The Box) che ci ha raccontato come nascono le cassette per ortofrutta in cartone ondulato

Non chiamatele cassette

Partiamo col dire che quella che comunemente viene chiamata cassetta o vassoio, in gergo tecnico si definisce Plaform. È un sistema in cartone ondulato molto utilizzato sia per trasportare che per esporre prodotti ortofrutticoli freschi. Il suo successo è dovuto al fatto che ha un rapporto qualità/prezzo molto vantaggioso ed è facile e veloce da assemblare.

Per il trasporto dell’ortofrutta, il Plaform è generalmente la soluzione più usata, e si può presentare con o senza tettuccio. Esistono poi anche altre soluzioni in cartone ondulato, come ad esempio i bauletti e i vassoi Flapless.

Esempio di Plaform | Foto di Ghelfi Ondulati

Carte, onde e formati

Il cartone ondulato è un materiale generalmente composto da tre o cinque carte. Nel caso della composizione a tre carte, quella centrale è ondulata (da qui il nome) ed è incollata alle altre due carte, che restano tese. Con cinque carte si ottengono invece cartoni a due onde con una carta tesa centrale, generalmente più performanti.

Cartone a onda singola

La “ricetta” per una buona scatola deve considerare quindi il tipo di carte e la loro grammatura, il tipo e il numero di onde del cartone e ovviamente il formato della scatola. La scelta dipende principalmente dal prodotto contenuto e dal viaggio che dovrà affrontare.

Per i prodotti ortofrutticoli si utilizzano generalmente cartoni a due onde, perché sono richieste resistenze molto elevate: il contenuto è spesso pesante e il trasporto e la lavorazione avvengono in condizioni di elevata umidità, che riduce di molto le proprietà meccaniche del cartone. Trattandosi di prodotti a diretto contatto con gli alimenti, tutte le carte utilizzate sono in fibra vergine.

Per i prodotti ortofrutticoli si utilizzano generalmente cartoni a due onde, perché sono richieste resistenze molto elevate

Se i prodotti si trovano sfusi all’interno della confezione, è richiesta una tenuta superiore; se invece i singoli ortaggi o frutti sono a loro volta contenuti in alveoli o vaschette, il pack può essere meno robusto. Un altro elemento da tenere in conto è la capacità delle confezioni di sopportare viaggi oltremare, se si vende in mercati internazionali.

Cassette per ortofrutta dotate di rinforzo angolare | Foto di Ghelfi Ondulati

Ghelfi Ondulati ha brevettato un sistema di rinforzo angolare chiamato ESA, esportato in tutto il mondo, che aumenta la resistenza delle scatole. Il suo impiego è molto comune nell’ortofrutta e favorisce un miglioramento rilevante delle performance e il risparmio di materiale.

I formati di cassetta più comuni sono 60×40, 50×30, 40×30, 30×20 cm, perché sono facili da disporre sul bancale.

È nata una scatola

Una volta scelti materiali, si passa alla creazione della cassetta. Grandi bobine di carta vengono inserite nell’ondulatore, il macchinario che ondula e accoppia le varie carte per produrre i fogli in cartone ondulato della dimensione richiesta.

I fogli vengono successivamente stampati. Il metodo più utilizzato è la flessografia (o flexo). Funziona come un enorme timbro: le matrici di stampa (anche dette cliché) passano su un rullo anilox “bagnato di inchiostro” e vengono impresse sul cartone per trasferire l’immagine. 

Grandi bobine di carta vengono inserite in un macchinario che ondula e accoppia le varie carte per produrre fogli in cartone ondulato

Per diventare imballaggi veri e propri, i fogli in cartone devono passare per un processo chiamato fustellatura. Le fustelle sono matrici, su cui vengono montate lame e cordoni, che servono a tagliare e piegare il cartone per dargli la forma desiderata.

 Per agevolare il trasporto, gli imballaggi vengono spediti stesi. Saranno poi montati in prossimità del luogo in cui avviene il riempimento.

La stampa digitale

Alla stampa flexo, Ghelfi Ondulati ha scelto di affiancare anche la stampa digitale ad alta velocità. Un metodo di stampa che assicura innumerevoli vantaggi. Questa tecnologia non richiede impianti di stampa fisici e offre quindi diversi vantaggi a seconda dell’applicazione, soprattutto in termini di variabilità.

Dal punto di vista creativo, permette di personalizzare ogni singola confezione ed è particolarmente indicata a creare edizioni limitate, pack per occasioni speciali (Natale, Pasqua e altre festività), composizioni a mosaico.

La stampa digitale permette di personalizzare ogni singola confezione ed è indicata a creare edizioni limitate, pack per occasioni speciali, composizioni a mosaico

Potendo poi codificare univocamente ogni scatola si presta anche ad applicazioni più tecniche, legate ad esempio alla tracciabilità.

Nel caso di Naturalà, l’azienda ha realizzato sei tipi di vassoi diversi, riprendendo i colori dell’arcobaleno e associando a ciascuna tinta un gioco diverso sul fondo della scatola
Per il Consorzio di tutela della ciliegia di Vignola IGP, Ghelfi Ondulati ha creato una linea di scatole dotate di un codice QR univoco. Scansionandolo tramite un’app dedicata, il produttore può caricare ora e luogo di raccolta del prodotto, che il consumatore potrà consultare in seguito leggendo il QR dal telefono
Cuore rosso mosaic è un esempio di utilizzo creativo dei dati variabili. Partendo da una grafica base, grazie a un software di Design generativo, sono state prodotte numerose varianti grafiche accomunate dai toni del rosso che richiamano l’arancia di Sicilia

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