Che invenzione, la carta
Nata 2000 anni fa in Cina, ha cambiato per sempre il mondo della scrittura, della cultura e delle idee. E anche quello del packaging.
Il 3 e 4 dicembre si è tenuto a Berlino l’evento Digital Print for Packaging, organizzato da Smithers, azienda specializzata in consulenza.
Si tratta di uno dei più importanti eventi dedicati alla stampa digitale, in questo caso applicata al packaging.
Sono stati 2 giorni di speech, sessioni di networking e riflessioni su quale sia la strada, nei prossimi anni, tracciata per la stampa digitale. Il panel ha visto importanti relatori provenienti da multinazionali come Mondelēz, Danone e Nestlè. Ciascuno ha portato insight relativi ai progetti sviluppati negli ultimi mesi.
Gli operatori sono concordi sull’efficacia della stampa digitale come tramite di nuove esperienze per l’utente. Come ha riportato Alberto Kechler di Mondelēz, le campagne create per il brand Oreo, Toblerone e Milka hanno creato un forte impatto sugli utenti e sulla popolarità dei brand sui social network.
La campagna Oreo e Alibaba Tmall, in particolare, ha portato ben 16 ordini al minuto e un fatturato di 3 milioni di yuan, senza calcolare il valore mediatico della campagna sui social e su stampa.
La creazione di pack personalizzati da parte degli utenti aumenta la percezione del valore del prodotto – sia per motivi affettivi, come nel caso di regali, che per piacere estetico – e crea un importante impatto sulle vendite, pur generando un aumento dei prezzi.
La campagna Oreo e Alibaba Tmall ha portato ben 16 ordini al minuto e un fatturato di 3 milioni di yuan.
Danone, che ha cominciato di recente a sfruttare questa tecnologia, ha applicato le nuove potenzialità della stampa digitale al brand Evian: durante il festival della radio RundFunk.fm è stata distribuita una serie limitata di 10.000 bottiglie uniche, disponibili esclusivamente durante l’evento a Zurigo.
La campagna di Aqua d’Or, nuovo brand premium del gruppo Danone, ha visto invece l’impiego di tecnologie HP, Indigo per la stampa su film e Mosaic per creare oltre 3 milioni di sleeve diverse, usando 11 grafiche vettoriali disegnate dall’artista Emil Kozak.
La campagna è stata presentata nel centro di Copenhagen, dove le bottiglie sono state esibite come opere d’arte a un pubblico ristretto di 200 invitati, con le grafiche stampate in grande formato e autografate dall’artista.
Durante il festival della radio RundFunk.fm è stata distribuita una serie limitata di 10.000 bottiglie Evian.
Yves de Warrimont – Category Sourcing Manager Printing Upstream di Danone – ha spiegato comunque le complicazioni legate a questo tipo di produzioni. Per un’operazione efficace è necessario ripensare completamente le tempistiche di approvvigionamento dei materiali, creando forti sinergie con i fornitori. Punto-chiave per l’azienda è sviluppare soluzioni di personalizzazione che non necessitino del cambio delle linee di produzione ordinarie.
Le campagne Danone sono limitate per ora a una particolare procedura detta “versioning”, che non consente la personalizzazione del singolo pezzo. Ed Silk di Bulletproof, agenzia di comunicazione con sede a Londra, ha sviluppato per Danone l’ultima campagna di Actimel per il mercato inglese.
In questo caso sono state create 13 milioni di etichette per gli yogurt del brand, variando assets grafici (soggetto, sfondi, accessori e frasi) con la tecnologia di HP SmartStream Designer.
La tecnologia di stampa digitale applicata al packaging è ancora in forte espansione e il prossimo anno, in Drupa 2020, si vedranno verosimilmente nuove importanti evoluzioni. Le possibilità fornite da questa tecnologia – che ne raggruppa insieme diverse – sembrano aprire nuovi orizzonti alla comunicazione dei brand e al coinvolgimento degli utenti.
Non si tratta evidentemente solo di una nuova tecnologia di stampa: è un vero e proprio cambio di paradigma che trasforma il pack in parte attiva delle nuove campagne di comunicazione.
[Matteo Bonfanti, UX & Digitalwork Designer]
Nata 2000 anni fa in Cina, ha cambiato per sempre il mondo della scrittura, della cultura e delle idee. E anche quello del packaging.
Scatole di legno, cesti di papiro e anfore di terracotta. Impressionano ancora oggi per la loro funzionalità e per la grande attenzione ai dettagli.
Soprattutto per confezionare i suoi prodotti tecnologici. Per questo investe in ricerche e innovazioni, di cui l’azienda ha parlato in una recente guida online.
Quelle realizzate in cartone da un campione di surf americano, ad esempio. O quelle a nido d’ape di due gemelli della Cornovaglia.