I packaging dell’antico Egitto
Scatole di legno, cesti di papiro e anfore di terracotta. Impressionano ancora oggi per la loro funzionalità e per la grande attenzione ai dettagli.
Avevamo già parlato della confezione a forma di scatola della pizza del nuovo smartphone di Google. Ora l’azienda di Mountain View se n’è inventata un’altra. I preordini del nuovo device, il noto Pixel 4, stanno per essere distribuiti ai consumatori che proprio non riuscivano ad aspettare l’arrivo nei negozi del prodotto. Ma per i consumatori del Regno Unito c’è una sorpresa speciale: la confezione è stata disegnata come una scatola di cereali. E insieme allo smartphone contiene veri cereali firmati Google.
Si tratta di una limited edition destinata ai primi 2000 utenti che hanno prenotato lo smartphone esattamente il giorno del lancio. Nella parte anteriore la grafica bold annuncia energicamente il prodotto, in pieno stile cereali, mentre in basso sono evidenziate alcune feature di prodotto. Il retro evoca giocosamente un paesaggio notturno, in riferimento alla modalità di astrofotografia offerta dal dispositivo, chiamata “Night Sight”. Sui lati le specifiche tecniche del telefono sono state “mascherate” da informazioni nutrizionali.
Proprio come molte confezioni di cereali la scatola è apribile e richiudibile con un’apposita linguetta, posizionata nella parte alta del packaging. All’interno una scatola blu ospita lo smartphone e, una tasca apposita, i coloratissimi Google Cereals. Gli acquirenti del Regno Unito ricevono anche un opuscolo che fornisce istruzioni su come richiedere un Chromebook HP, un’attività di marketing-on-pack dal potenziale interessante, che si attiva come promemoria per utenti già fidelizzati.
Molte scatole sono già state avvistate su eBay, con prezzi notevoli. L’opzione più economica al momento si attesta su £999. Un’altra è in vendita al costo roboante di 2.000 sterline.
Scatole di legno, cesti di papiro e anfore di terracotta. Impressionano ancora oggi per la loro funzionalità e per la grande attenzione ai dettagli.
Soprattutto per confezionare i suoi prodotti tecnologici. Per questo investe in ricerche e innovazioni, di cui l’azienda ha parlato in una recente guida online.
Quelle realizzate in cartone da un campione di surf americano, ad esempio. O quelle a nido d’ape di due gemelli della Cornovaglia.
Ce ne sono pochi nelle case, ma sono ovunque in molti settori del mercato, soprattutto nel campo degli alimenti freschi.