Come sta il packaging in Italia

Il mercato è stabile, crescono le importazioni, il fatturato e la plastica. Per i prossimi anni le previsioni sono buone, con cautela.

7 Dicembre 2023

Il centro studi dell’Istituto Italiano Imballaggio ha pubblicato l’edizione 2023 della monografia “Imballaggio in Cifre“, che riporta i dati e i trend relativi all’industria del packaging in Italia, con un’analisi della situazione presente e un focus sulle prospettive per i prossimi anni.

Nell’ultimo anno il settore ha fatto registrare una sostanziale stabilità per quanto riguarda i volumi prodotti (18 milioni di tonnellate: – 0,4% rispetto all’anno precedente), ma una sensibile crescita del fatturato, che arriva a raggiungere i 40 miliardi di euro (+15,4% sul 2021). La crescita del fatturato dipende soprattutto dall’aumento dei prezzi degli imballaggi, in risposta ai rincari di energia e materie prime.

Lo studio registra complessivamente un calo delle esportazioni (-2,2%) e un netto aumento delle importazioni (+11,4%). L’area di destinazione prevalente per i packaging italiani è l’Unione Europea. Il saldo commerciale resta comunque positivo, con una differenza in favore delle esportazioni di 267.000 tonnellate di imballaggi.

Nell’ultimo anno l’industria del packaging in Italia ha prodotto confezioni per un volume complessivo di 18 milioni di tonnellate

Per quanto riguarda l’impiego dei diversi materiali, il fatturato è in generale aumento, mentre il dato sulle quantità è disomogeneo: calano carta (-3,4%) e acciaio (-6,2%), mentre le plastiche registrano il tasso di crescita più elevato (+2,6%), con un volume totale di 3 milioni di tonnellate. Gli imballaggi cellulosici restano comunque la maggioranza dei packaging prodotti in Italia, con circa il 32% del totale. È stabile l’andamento dei cosiddetti “poliaccoppiati rigidi” (i materiali impermeabili costituiti da polietilene, carta e alluminio utilizzati soprattutto per l’imballaggio alimentare). Lo studio registra un leggero aumento per i volumi di packaging di alluminio e vetro.

Gli imballaggi cellulosici restano la maggioranza dei packaging prodotti in Italia

Sulle prospettive future il centro studi dell’Istituto riporta dati abbastanza positivi: per il 2023 è attesa una crescita, seppur bassa, mentre negli anni successivi il comparto dovrebbe accelerare con maggiore costanza, con un tasso medio di crescita del +1,1% all’anno. Questo livello di sviluppo porterebbe il volume dei packaging in Italia intorno a 19,1 milioni di tonnellate entro il 2026.

Altri articoli

Carica Altri