Che invenzione, la carta
Nata 2000 anni fa in Cina, ha cambiato per sempre il mondo della scrittura, della cultura e delle idee. E anche quello del packaging.
In passato, la stampa digitale era considerata meno affidabile in termini di risultato finale rispetto all’offset.
I continui progressi tecnologici hanno fatto sì che si affermasse. Oggi, risulta decisamente efficace in alcune situazioni, e costituisce un’alternativa economica e immediata nella produzione di piccole tirature. Facendo a meno di matrici e rulli, la sua configurazione risulta più semplice e intuitiva, e permette di realizzare quantitativi ridotti a costi comunque convenienti.
Specialmente nel mondo degli snack, la possibilità di personalizzare ogni singolo pezzo ha permesso alle aziende di creare etichette e confezioni uniche e originali, “su misura”, che rispondono al desiderio di condividere le più personali esigenze e gusti dei consumatori.
Da allora, campagne Nutella sei tu e Dedicato a te di Mulino Bianco hanno dimostrato quanto questo nuovo metodo di stampa basato sulla personalizzazione contribuisca al successo di un prodotto. L’uso diffuso degli smartphone e di altre tecnologie integrate, poi, ha fatto sì che la stampa del packaging diventi il motore del coinvolgimento del proprio pubblico.
A febbraio, in oltre 40 Paesi tra Europa, Asia, Australia e Medio Oriente, la Mondelez World Travel Retail ha tappezzato gli aeroporti di allestimenti di cioccolata Toblerone. Su oltre 7000 confezioni dorate stampate in offset, infatti, è stato possibile applicare etichette realizzate con tecnologia digitale, in tempo reale, aggiungendo›› messaggi completamente personalizzati. L’iniziativa ha avuto breve durata, ma ha registrato un notevole successo del brand in termini di esperienza e partecipazione dei viaggiatori di tutto il mondo.
La stampa digitale insomma si è dimostrata perfetta per campagne promozionali di breve durata. Che si tratti di semplice branding o di iniziative a scopo sociale, consente di produrre confezioni speciali che ispirino il consumatore ben al di là del gusto estetico, senza che la portata dell’iniziativa richieda un grande impatto economico.
Nel 2018, il brand di cioccolata Tony’s ha sviluppato delle etichette personalizzate in occasione di una speciale campagna di sensibilizzazione. Le confezioni in edizione limitata di Tony’s Chocolonely erano infatti contraddistinte ognuna da un diverso pattern colorato d’ispirazione africana per denunciare lo sfruttamento intensivo nelle colture di fava di cacao. Un modo intelligente di sfruttare questa rivoluzionaria tecnologia di stampa, che ha ispirato altri brand (come Hershey) a coinvolgere il consumatore in iniziative socialmente impegnate, puntando su una serie di valori condivisi.
Nata 2000 anni fa in Cina, ha cambiato per sempre il mondo della scrittura, della cultura e delle idee. E anche quello del packaging.
Scatole di legno, cesti di papiro e anfore di terracotta. Impressionano ancora oggi per la loro funzionalità e per la grande attenzione ai dettagli.
Soprattutto per confezionare i suoi prodotti tecnologici. Per questo investe in ricerche e innovazioni, di cui l’azienda ha parlato in una recente guida online.
Quelle realizzate in cartone da un campione di surf americano, ad esempio. O quelle a nido d’ape di due gemelli della Cornovaglia.