Da quando, qualche settimana fa, Chiara Ferragni ha annunciato ai follower il lancio della limited edition in collaborazione con Oreo, la notizia non ha fatto che rimbalzare per il web: magazine, blog, social. Qualcuno l’ha giustamente definito effetto-Ferragni: che piaccia o no, l’influencer e imprenditrice cremonese riesce sempre a far parlare di sé.
Sono passati più di dieci anni dalla nascita del blog The Blond Salad. Dieci anni in cui l’immagine di Chiara influencer e Chiara imprenditrice sono cresciute di pari passo, conquistando il favore di istituzioni prestigiose, nell’ambito della moda e non solo. Nel 2017 Forbes l’ha definita la fashion influencer più importante al mondo, la prima ad essere studiata come case study dalla Harvard Business Review.
Il lancio della limited edition in collaborazione con Oreo è rimbalzato su web, magazine, blog, social.
Il successo di Ferragni e del suo marchio Chiara Ferragni Collection, nato nel 2013, si è consolidato anche grazie a una lunga serie di collaborazioni con i brand. La strategia collaudata e vincente è quella del drop marketing (di cui vi abbiamo già parlato): edizioni limitate, vendute in pochi esemplari e per un periodo circoscritto, così da registrare sold-out nel giro di qualche giorno o, addirittura, di qualche ora.
La strategia è quella del drop marketing: edizioni limitate, vendute in pochi esemplari e per un periodo circoscritto.
Ma quanti pack ha sfornato Chiara Ferragni fino ad oggi? Ce lo siamo chiesti anche noi e abbiamo pensato di creare una piccola guida speciale.
Oreo L’annuncio è avvenuto su Instagram, come spesso succede. Le confezioni, disponibili a partire dall’inizio di marzo, sono in tutto e per tutto uguali a quelle dei classici biscotti, eccezion fatta per la scelta della palette colori (rosa, azzurro e bianco) e dell’occhio stilizzato, simbolo del brand Chiara Ferragni Collection. Al lancio dei biscotti è legato anche un concorso che permette di aggiudicarsi i capi della capsule collection realizzata per l’occasione. Basta comprare due confezioni di Oreo, inserire i dati dello scontrino sul sito www.liberailtuostile.it e scoprire se si è vinto.
Lancôme e Trudi Facciamo un salto nel 2019. Sulla scia del successo delle masterclass con il make-up artist Manuele Mameli, Chiara lancia la sua prima linea di prodotti beauty, in collaborazione con Lancôme. Rosa, glitter e l’immancabile “eyelook” in bella vista: le palette rispecchiano in pieno lo stile di Ferragni, come lei stessa ha dichiarato, sostenendo di aver partecipato attivamente al processo di creazione, per definire uno pack che fosse “flirty, ispirazionale e divertente”.
Evian Ed eccoci arrivati alla bottiglia della discordia (ne avevamo accennato qui). La collaborazione risale al 2017 e prevedeva la realizzazione di una limited edition di bottiglie d’acqua del brand Evian. Il design metteva in evidenza il celeberrimo “occhio” di Chiara, accompagnato da quattro decorazioni simbolo di Evian: monti sormontati di stelle, un cuore attraversato da una bottiglia, una stella bagnata nell’acqua e una goccia.
La polemica si scatenò un anno dopo intorno al prezzo delle singole bottiglie (vendute a 8 euro ciascuna). In realtà Evian è sempre stato posizionato particolarmente in alto tra i marchi di acqua in bottiglia, e non è mai stato particolarmente economico. Qualcuno ipotizzò anche che la polemica fosse frutto di un’ingegnosa manovra di marketing. In tal caso riuscitissima, dato che le bottiglie andarono esaurite nel giro in poche settimane.
Ladurée Chiudiamo la carrellata all’indietro con un’altra collaborazione nell’ambito food & beverage, quella con Ladurée, che risale al 2016. La maison di pasticceria francese creò in onore di Chiara un macaron esclusivo, gusto vaniglia e fragola, corredato da uno speciale cofanetto a tema.
Il design della confezione – elaborato dal team creativo della blogger – includeva già tutti gli elementi simbolo del brand Ferragni: gli immancabili colori pastello e l’occhio stilizzato.
I pack vennero presentati in esclusiva in occasione della Vogue Fashion’s Night Out. A conferma di quanto il brand Chiara Ferragni fosse già destinato a superare i confini della moda per trasformarsi in un vero simbolo pop. Colorato, smodatamente femminile, curato nel dettaglio ma ironico. In ogni caso coerente con l’immagine pubblica che Chiara si è cucita addosso e che continua a intrigare tutti, anche i suoi detrattori.
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