Che invenzione, la carta
Nata 2000 anni fa in Cina, ha cambiato per sempre il mondo della scrittura, della cultura e delle idee. E anche quello del packaging.
Appartengono ai ricordi d’infanzia di diverse generazioni. Da chi le comprava in edicola a chi le acquista online, le bustine sono uno degli articoli più collezionati di sempre.
I formati più diffusi sono due: le buste sottili a quattro saldature e le confezioni a cuscino. Le prime, composte di carta patinata o di carta accoppiata a film olografico, sono le più vecchie e hanno il compito di avvolgere e rivelare “teatralmente” il prodotto. Le seconde, più robuste e di materiale plastico, sono più adatte a contenere stickers, carte e oggetti di maggior spessore.
I formati più diffusi sono due: le buste sottili a quattro saldature e le confezioni a cuscino
Capienza e dimensioni possono variare, purché le buste della stessa serie risultino indistinguibili l’una dall’altra e le figurine al loro interno siano inserite in maniera del tutto casuale.
Al collezionista non resta che acquistare un numero indefinito di pezzi e “sbustarli” per sfidare la sorte, portare a termine la ricerca e sentirsi appagato.
Il momento in cui le figurine divennero meritevoli di ottenere una confezione tutta loro fu nel 1950. Prima di allora erano utilizzate come strumento promozionale per altri brand.
La serie Animali di tutto il mondo fece emergere tutto il loro potenziale anche grazie al formato della confezione, quello più economico e pratico della bustina di carta a quattro saldature da strappare. Collezionare figurine soddisfava il più elementare spirito consumistico.
Da allora l’evoluzione delle bustine è andata di pari passo con l’introduzione di nuove forme di stampa e di materiali. È cambiato il materiale con cui si producono le figurine, così come è cambiato anche l’albo da collezione.
Spettacolarità e resistenza sono diventati attributi imprescindibili, tanto che il formato delle bustine a cuscino si sposa bene con il desiderio di offrire un’esperienza più fresca e raffinata ai collezionisti.
Superata la fase compulsiva dello “scarta e accumula”, oggi l’universo delle figurine ha più a che fare con il culto e la scoperta.
Oggi i formati più resistenti e plastificati sono quelli più presenti e affascinanti sul mercato, un trend inevitabile anche per Panini che ha deciso abbinare alla sua iconica bustina tutta una serie altri pack.
L’evoluzione delle bustine è andata di pari passo con l’introduzione di forme di stampa e materiali
Elevando a leggenda la tradizionale e iconica rovesciata di Carlo Parola, oggi le figurine e le trading cards della famosa casa modenese Panini, escono in pack di diverso formato, dal cofanetto di latta alla busta a cuscino.
In questo modo è possibile accontentare un’utenza sempre più attenta e trasversale, abituata alle grafiche vivide dei videogiochi e a contenuti sempre più diversi e personalizzati.
Nata 2000 anni fa in Cina, ha cambiato per sempre il mondo della scrittura, della cultura e delle idee. E anche quello del packaging.
Scatole di legno, cesti di papiro e anfore di terracotta. Impressionano ancora oggi per la loro funzionalità e per la grande attenzione ai dettagli.
Soprattutto per confezionare i suoi prodotti tecnologici. Per questo investe in ricerche e innovazioni, di cui l’azienda ha parlato in una recente guida online.
Quelle realizzate in cartone da un campione di surf americano, ad esempio. O quelle a nido d’ape di due gemelli della Cornovaglia.