Una bellissima etichetta di gin

L’ha prodotta Deviation Distilling. Con una tecnica di stampa innovativa

2 Agosto 2019

 

Si dice bevi e vedi doppio: per molti una battuta o l’incipit di un aneddoto ad alta gradazione alcolica. Per la Deviation Distilling, azienda americana con base a Denver e specializzata nella distillazione di gin e whiskey, è diventata l’idea-base delle etichette che da settembre caratterizzano la nuova linea di gin. 

Brand e produttori di liquori competono ogni giorno per catturare l’attenzione dei consumatori e distinguersi sugli scaffali. Per questo le aziende di beverage puntano sempre più spesso su bottiglie dalla forma unica o etichette dal design perfettamente studiato. La decisione dell’azienda per il nuovo design è stata netta: la bottiglia ha una forma convenzionale a parallelepipedo, senza particolari velleità. La grande novità, punto di forza del packaging, è nell’etichetta. Le label, stampate digitalmente, sono applicate sul retro delle bottiglie ma visibili dal davanti. Il disegno, stampato sulla parte adesiva della bottiglia, è visibile guardando attraverso il prodotto. Il gin diventa così parte stessa del packaging: rigirando la bottiglia, i consumatori scoprono un design completamente diverso attraverso il liquore.

Rigirando la bottiglia, i consumatori scoprono un design completamente diverso attraverso il liquore

Il retro dell’etichetta è invece dedicato alle caratteristiche organolettiche e al logo aziendale. La tipografia che ha reso il progetto possibile è American Label, con base a Salt Lake City. Gli addetti hanno stampato le etichette di Deviation Distilling utilizzando una stampante HP Indigo WS6800 Digital Press che, con una tecnica a “sandwich”, ha impresso contemporaneamente e sullo stesso supporto due set diversi di grafiche, quello per il retro e quello sul davanti. Una tecnica di produzione fino a qualche anno fa considerata impossibile. 

Diversi ma complementari tra loro i design scelti per le tre etichette: simmetrie di cerchi concentrici e toni del verde per il Mountain Herb; motivi floreali dai toni caldi e ispirati all’arte cinese per lo Spice Trade. Infine, rosa caldo e boccioli di ciliegio, anche questi di ispirazione orientale, per la bottiglia dedicata al Citrus Rosé.

Per l’etichetta e per la distilleria sono arrivati in fretta i premi: il progetto ha ricevuto un oro come Eccellenza nel Packaging ai Craft Sprits Awards dell’American Distilling Institute. Sfortunatamente sarà difficile avere questa bottiglia sottomano nel prossimo futuro, dato che la distribuzione delle bottiglie è attualmente limitata agli Stati Uniti. Per adesso godiamoci le immagini.

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