Proteggere le scatole con altre scatole

Ai mix di materiali ammortizzanti non riciclabili, molte aziende hanno cominciato a sostituire alternative a ridotto impatto ambientale

20 Maggio 2022

Trasportare prodotti fragili dall’azienda al negozio richiede la giusta dose d’ingegno e una serie di accorgimenti tecnici che tutti i professionisti del packaging conoscono bene.

Vasi, lampadine, bicchieri, quadri: qualsiasi oggetto che possa essere compromesso dagli urti richiede il suo imballaggio protettivo.

Il packaging protettivo può essere composto da un mix di materiali ammortizzanti e semi-rigidi che però non sempre sono riciclabili.

Il packaging protettivo è spesso composto da un mix di materiali ammortizzanti che non sempre sono riciclabili

Gli imballaggi più tradizionali vedono applicate al cartone ondulato imbottiture fatte generalmente in polistirolo, plastica gonfiabile o astucci anti-shock in poliuretano espanso.

Astuccio anti-shock provvisto di interno protettivo in poliuretano espanso

Negli ultimi anni le aziende hanno cominciato a proporre soluzioni green che sfruttano l’elasticità e la resistenza del cartone e di altri materiali alternativi per isolare e proteggere.

Nel settore alimentare sono state introdotte alternative al polistirolo, utilizzate nel trasporto dei prodotti ad alta deperibilità.

Le box in cartone ondulato di Kite Packaging

Alexandra Kiselev, fondatrice di Vérité, realizza attraverso la sua azienda una serie di accessori da imballaggio sfruttando materiali compostabili e plastic free, come i rotoli di scotch composti di carta kraft e le buste di plastica biodegradabile.

Negli ultimi anni le aziende hanno cominciato a proporre soluzioni che sfruttano la resistenza ed elasticità del cartone per isolare e proteggere

Come alternativa al polistirolo, l’azienda propone rivestimenti di carta riciclabile sagomata con una struttura a nido d’ape, capace di garantire la giusta elasticità e resistenza nel trasporto all’interno delle tradizionali box di cartone. 

Le sagome con struttura a nido d’ape di Vérité

Il settore del vino è uno dei più esposti alle problematiche connesse al trasporto in sicurezza delle bottiglie. Per la vendita online, Smurfit Kappa ha progettato una serie di imballaggi a prova d’urto, sfruttando le più disparate combinazioni di assemblaggio del cartone o creando vere e proprie gabbie pieghevoli.

Smurfit Kappa ha progettato una serie di imballaggi che sfruttano combinazioni di assemblaggio del cartone

Questi imballaggi sfruttano al massimo la solidità del cartone ondulato, mettendo a disposizione scatole pratiche ed ergonomiche, utili anche per il trasporto breve.

Alcune soluzioni tecniche per il trasporto dei vini realizzate da Smurfit Kappa

Nonostante sia un packaging altamente tecnico che richiede specifici materiali capaci di grandi performance di resistenza ed elasticità, l’imballaggio protettivo ispira anche nuove idee di stile e design. 

Rob Hurst, art director e designer americano, ha realizzato un concept oramai diventato famoso per la sua semplicità e praticità. Per il brand di lampadine Sylvania, Hurst ha ideato un’armatura che utilizza un unico listello di cartone pieghevole con una sola sagomatura al centro.

L’armatura in cartone disegnata da Rob Hurst per Sylvania

Per il trasporto di prodotti ortofrutticoli, l’azienda italiana Ghelfi Ondulati ha messo a punto ESA NO-CRUSH, un imballo a ridotto imballo ambientale brevettato. La sua particolarità consiste nell’utilizzo di rinforzi angolari, che conferiscono a un tradizionale vassoio migliore resistenza meccanica, un’elevata circolazione d’aria all’interno della pedana, una maggiore automatizzazione per il riempimento automatico.

Il sistema di imballaggio brevettato ESA NO-CRUSH di Ghelfi Ondulati

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