La seconda vita del packaging: un progetto che trasforma le confezioni terminate in oggetti unici
Confezioni di biscotti, scatole di pasta e di caffè grazie a questa iniziativa trovano un nuovo spazio nella quotidianità di ognuno di noi.
In questi giorni sta circolando molto in rete un progetto accademico presente sul sito Yanko Design, realizzato dal designer Allan Gomes per l’università brasiliana di Minas Gernais. Si tratta un packaging di un dentifricio “100% eco-friendly”, realizzato completamente in cartone.
L’obiettivo alla base del progetto è la realizzazione di un nuovo packaging per dentifrici più sostenibile, ma in grado comunque di preservare la qualità del prodotto durante il trasporto e la vendita.
Il restyling è partito da un dentifricio tradizionale Colgate, utilizzato come oggetto di studio. La scatola di carta è stata eliminata dopo uno studio approfondito, senza compromettere l’integrità del dentifricio.
L’operazione ha reso il prodotto più leggero, riducendo tra l’altro l’impiego di inchiostri chimici. A giudicare dalle immagini di progettazione, il dentifricio ribattezzato Coolpaste appare come un netto passo avanti in termini di sostenibilità ed eco-compatibilità.
A partire da un dentifricio Colgate, il restyling ha reso il prodotto più leggero. Un netto passo in avanti in termini di eco-compatibilità.
Ad oggi i tubetti di dentifricio sono impossibili da riciclare perché realizzati con una miscela di plastica e alluminio. Ogni anno i consumatori acquistano 20 miliardi di dentifrici in tutto il mondo: una montagna di tubetti che contribuiscono alla crisi dell’inquinamento da plastica.
Poche settimane fa la stessa Colgate-Palmolive aveva lanciato per la prima volta un un dentifricio interamente riciclabile. In quel caso però il materiale utilizzato per la confezione “Smile for Good” è stato il politilene ad alta intensità (HDPE), la stessa plastica utilizzata per i contenitori del latte. L’azienda aveva inoltre annunciato la volontà di condividere la tecnologia con i brand rivali, come parte di un impegno collettivo a ridurre l’utilizzo di plastica.
L’amministratore delegato Noel Wallace ha dichiarato che: “Se riusciamo a standardizzare le confezioni dei dentifrici, vinciamo tutti. Bisogna individuare dei parametri comuni per le confezioni. E limitare la competizione a ciò che c’è dentro”.
Ad oggi i tubetti di dentifricio sono impossibili da riciclare perché realizzati con una miscela di plastica e alluminio.
Di confezioni di cosmetici in cartone si era già parlato a proposito di un progetto recente del gruppo L’Oreal. La multinazionale francese ha annunciato la messa in commercio, nella seconda metà del 2020, di una linea di prodotti per la pelle contenuti in tubetti di cartone. I packaging sono stati realizzati in collaborazione con Albéa, azienda leader nella produzione di imballaggi per cosmetici.
Questa innovazione consentirà ai marchi del gruppo di sostituire la plastica utilizzata nei loro tubi con un nuovo materiale proveniente dal mondo della carta.
L’Oreal rivendica di aver costantemente migliorato l’impronta ambientale dei suoi pack a partire dal 2007. I manager della multinazionale hanno definito l’eventuale passaggio alla cartotecnica su larga scala come un «ulteriore e decisivo passo in avanti».
Confezioni di biscotti, scatole di pasta e di caffè grazie a questa iniziativa trovano un nuovo spazio nella quotidianità di ognuno di noi.
Un semplice sacchetto per il pane infatti può trasformarsi in un importante veicolo di comunicazione in grado di raggiungere le case di ognuno di noi. Così nasce Parketing.
L’iniziativa dedicata agli oltre 9 italiani su 10 che si dedicano alla lettura delle informazioni nutrizionali sui prodotti alimentari .
Nata 2000 anni fa in Cina, ha cambiato per sempre il mondo della scrittura, della cultura e delle idee. E anche quello del packaging.