Indie Brands e la comunicazione digital che inizia dal packaging
Dove il dettaglio del packaging diventa protagonista di un mercato sempre più competitivo.
Tra i diversi elementi che concorrono alla creazione di un imballaggio, gli inchiostri svolgono un ruolo fondamentale e a volte un po’ sottovalutato.
Ogni inchiostro è una miscela di diverse sostanze chimiche formulate per garantire determinate caratteristiche alle confezioni. Alcune sono di carattere funzionale (solidità alla luce, resistenza allo sfregamento) altre di carattere più estetico-sensoriale (colore, piacevolezza al tatto, profumo…).
Uno dei principali fattori da prendere in considerazione quando si sceglie un inchiostro riguarda l’accuratezza cromatica. Cosa succederebbe se l’iconico rosso della Coca-Cola fosse a volte un po’ tendente all’arancione, a volte più violaceo? Scegliere il giusto colore contribuisce a rendere immediatamente riconoscibile un marchio. Il consumatore riesce così a individuarlo tra miliardi di proposte, ancor prima di leggere il marchio.
Per gli stampatori non è sempre facile ottenere l’accuratezza cromatica richiesta dai clienti servendosi della quadricromia (CMYK). In molti casi si ricorre all’uso di colori spot o tinte piatte, una sorta di catalogo di colori predefinito.
Ogni inchiostro è una miscela di sostanze chimiche formulate per garantire caratteristiche funzionali ed estetiche alle confezioni
Un’altra caratteristica da non sottovalutare, soprattutto quando si parla di packaging destinati al settore food&beverage è la sicurezza alimentare. Gli inchiostri di ultima generazione cercano di prevenire il fenomeno della migrazione. Quest’ultimo consiste nel trasferimento di sostanze chimiche potenzialmente nocive dalla confezione al contenuto.
Anche per questo motivo, soprattutto nell’industria alimentare, si è affermato l’uso degli inchiostri base acqua. Le chimiche UV necessitano di un processo noto come fotoiniziazione per aderire al materiale. Gli inchiostri water based si fissano in seguito all’evaporazione dell’acqua dai supporti.
L’uso delle chimiche base acqua previene il fenomeno della migrazione, cioè il trasferimento di sostanze nocive dalla confezione al prodotto.
Per ridurre l’impatto ambientale dell’industria del packaging, molti produttori stanno investendo sulla progettazione di materiali bio-based e nanomateriali.
Servono quindi inchiostri in grado di assicurare tutte le caratteristiche normalmente richieste per il packaging, in grado di adattarsi a questi nuovi supporti eco-sostenibili.
A ciò si aggiunge l’innovazione raggiunta sul fronte della deinchiostrazione, cioè la rimozione degli inchiostri dagli imballaggi per favorirne il riciclo. L’evoluzione delle tecnologie di de-inking ha fatto sì che questo processo sia oggi applicabile non solo ai supporti a base carta, ma anche alle plastiche.
Diversi fattori influiscono negativamente sulla freschezza dei prodotti. Utilizzare inchiostri bianchi opachi riduce l’esposizione alla luce e crea una “base” per stampare grafiche brillanti. Negli ultimi anni, inoltre, diverse aziende hanno cominciato a sviluppare inchiostri smart per monitorare gli indicatori di temperatura e umidità. Eventuali cambiamenti vengono segnalati all’utente dal cambio di colore degli inchiostri sulla confezione o sulle etichette.
Dove il dettaglio del packaging diventa protagonista di un mercato sempre più competitivo.
Un nuovo anno, un nuovo colore grazie a Pantone 2025: l’eleganza calda di Mocha Mousse e le sue applicazioni al packaging
Confezioni di biscotti, scatole di pasta e di caffè grazie a questa iniziativa trovano un nuovo spazio nella quotidianità di ognuno di noi.
Un semplice sacchetto per il pane infatti può trasformarsi in un importante veicolo di comunicazione in grado di raggiungere le case di ognuno di noi. Così nasce Parketing.