Un fenomeno in controtendenza rispetto agli ultimi anni. Un altro effetto della pandemia
7 Maggio 2020
Share:
Il New York Times ha raccontato in un articolo un particolare effetto della crisi: l’improvviso boom del cibo in scatola, seguito ai lockdown in molte città americane.
Il fenomeno è diffuso in molti mercati in tutto il mondo, e dipende da un cambiamento di abitudini nei consumi alimentari. In particolare è una trasformazione che impatta profondamente sull’industria del packaging: l’aumento della domanda di zuppe, legumi e carni in scatola ha imposto nuova pressione al settore, e i produttori di contenitori metallici hanno dovuto accelerare per tenere il passo.
I fagioli in scatola Heinz
Alla periferia di New York il grande impianto General Mills che produce lattine di zuppa è in funzione 24 ore al giorno, sette giorni alla settimana. Impiega 1.000 lavoratori e sta assumendo molte persone, in vista di 50 nuove aperture. Silgan Holdings, un produttore di contenitori in metallo e plastica con oltre 50 stabilimenti in tutto il paese, ha registrato guadagni record nel primo trimestre. Nelle ultime quattro settimane le vendite dei prodotti Kraft Heinz e Kellogg hanno registrato salti dal 37% al 50%.
L’aumento della domanda di alimenti come legumi e carni in scatola ha imposto un’improvvisa pressione al settore del packaging.
È un fenomeno in controtendenza, in buona parte legato al momento che stiamo vivendo. Per anni le vendite di cibi in scatola sono diminuite, con i consumatori che si spostavano verso prodotti freschi e soluzioni considerate più nutrienti. Adesso l’impossibilità di consumare pasti fuori casa e il desiderio di comfort-food stanno spingendo le persone verso cibi facili da consumare.
Visto che far la spesa è diventato più impegnativo, inoltre, i consumatori preferiscono portarsi a casa prodotti che durino di più, da tenere in dispensa e consumare con calma. In questo senso i pasti in scatola offrono una garanzia in termini di conservazione sul medio-lungo periodo.
L’impossibilità di consumare pasti fuori casa e il desiderio di comfort-food spingono le persone verso cibi facili da consumare.
Poi ci sono i bisogni psicologici innescati dalla pandemia: le persone delegano al cibo funzioni di conforto e consolazione. Una funzione svolta perfettamente dai cibi in scatola: pronti, facili da preparare e facili da consumare.
Anche Campbell Soup, azienda famosa per le sue zuppe, ha registrato un aumento della richiesta di prodotti in scatola. Nelle ultime settimane ha aumentato la retribuzione dei suoi operatori di 2 dollari l’ora.
La celebre zuppa nella lattina Campbell’s
L’aumento della domanda è stato tale da minacciare la catena di approvvigionamento di Campbell’s, con grandi difficoltà a reperire lattine a sufficienza per i volumi prodotti. Per ora il sistema ha retto grazie al contemporaneo calo di richieste nel settore della ristorazione, ancora fermo in attesa di ripartire.
Ma la situazione d’emergenza e i lockdown potrebbero durare ancora settimane. Vedremo se basteranno le scatole.
Usiamo i cookie per offrirti la migliore esperienza di navigazione possibile sul nostro sito. Continuando a navigare sul nostro sito senza modificare le tue impostazioni dei cookie, ne accetti l’utilizzo da parte di Out of the box in accordo alla nostra Politica sui cookie aggiornata. ACCEPT
Privacy & Cookies Policy
Privacy Overview
This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these cookies, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are as essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may have an effect on your browsing experience.
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.