Non buttate via le vostre vecchie scatole
Potreste farci cose bellissime. Come quelle del designer Max Lamb e della sua mostra “Box”.
In Cina – che ha fatto i conti con l’emergenza e la conseguente ripresa prima di qualsiasi altro Paese – molti designer si stanno interrogando su come ripensare il product design tenendo conto delle nuove esigenze di igiene legate all’epidemia.
È così che è nato il progetto Create Cures, una collezione di progetti che mirano a sensibilizzare e accrescere l’interesse nei confronti della salute in maniera originale, innovativa e, perché no, accattivante.
Tra le proposte c’è quella del designer cinese Kiran Zhu, che ha creato Handy Capsule, un kit sanitario pensato per incoraggiare gli utenti a mantenere abitudini igieniche e prevenire la diffusione del coronavirus.
Il kit contiene quattro accessori: una mascherina, monouso, un disinfettante per le mani, salviette e sticker per il controllo della temperatura. Il tutto raccolto all’interno di una custodia morbida, realizzata con fogli di alluminio stampati e termoformati per adattarsi alla forma degli oggetti all’interno.
In un’intervista a Dezeen, Zhu ha spiegato che il suo obiettivo è quello di cambiare la percezione che le persone hanno di questo genere di dispositivi. Presentarli all’interno di una pochette, che richiama un accessorio di moda, servirebbe a trasformare le molteplici e un po’ noiose raccomandazioni igieniche in una sorta di rituale, come la pulizia del viso o il trucco.
Secondo Zhu, il problema dei DPI (dispositivi di protezione individuale) è che spesso vengono presentati in maniera troppo formale, e la gente faccia fatica a percepirli come oggetti di uso quotidiano. Per far sì che le persone interiorizzino un’abitudine è invece necessario associarla ad emozioni positive e ad un packaging il più possibile accattivante.
Presentarli all’interno di un accessorio di moda servirebbe a trasformare le solite raccomandazioni in una sorta di rituale
Un’altra idea innovativa legata al mondo dei disinfettanti arriva dall’azienda britannica Lifestyle Packaging che ha cercato di risolvere un problema sempre più comune. Ormai all’ingresso di tutti i luoghi aperti al pubblico – che si tratti di supermercati, uffici, negozi – si trovano dispenser di disinfettanti per le mani che, nel corso di una giornata, vengono toccati da centinaia di persone.
Per questo è nata Snappd, una bustina (50x50mm) contenente una singola dose di gel igienizzante (1,5 ml), che si eroga semplicemente piegandola a metà, riducendo al minimo il rischio di contaminazioni.
Pur trattandosi di confezioni monouso, le bustine Snappd sono realizzate in materiali compostabili. Inoltre, grazie alla tecnologia di stampa digitale in quadricromia, è già possibile personalizzarle con qualunque tipo di grafica. L’azienda ha già messo a punto la possibilità di utilizzare i pack per contenere cosmetici, creme per il viso e integratori alimentari.
Potreste farci cose bellissime. Come quelle del designer Max Lamb e della sua mostra “Box”.
Ne ha parlato l’esperta di design Chiara Alessi, presentando una mostra dedicata a storiche confezioni di prodotti italiani.
Una sfida per inventare confezioni in cartone mai viste. Tre premi: best graphic, best shape e best use of technology. Da Novembre a Febbraio 2024.
Le sta sperimentando Amazon. Potrebbero aiutare a ridurre il volume delle sue confezioni, contrastando il fenomeno dell’over-packaging.