Un tubetto che ha fatto la storia

L'introduzione del dentifricio è piuttosto recente, eppure ha avuto parecchia fortuna

11 Gennaio 2022

Per denti sensibili, per bambini, per denti più bianchi: ogni tubetto di dentifricio ha un gusto diverso, una scatola diversa con una diversa colorazione.

Se oggi c’è tanta abbondanza, lavarsi i denti in passato non era affatto facile. Per migliaia di anni la pulizia del cavo orale era un’operazione complessa e occasionale. Fino al 1800 si utilizzavano miscele abrasive composte da polveri di calce o pietra che si strofinavano sui denti, nella speranza di donar loro un aspetto più sano. Per l’alito si usavano resine e composti aromatici. Il tutto richiedeva un confezionamento non molto pratico.

Fu Washington Sheffield, un dentista di New London, in Connecticut, a inventare un impasto cremoso al sapore di menta. L’apprezzamento dei clienti lo spinse a fondare la Sheffield Dentifrice Co., la prima azienda specializzata nella commercializzazione di pasta dentifricia.

Fu il dentista Washington Sheffield a inventare il primo impasto cremoso al sapore di menta

Il prodotto si presentava come una pasta morbida e profumata che veniva venduta in grossi vasetti di ceramica, in cui immergere il proprio spazzolino per potersi lavare i denti.

Annuncio pubblicitario dei primi tubetti di dentifricio Dr.Sheffield

Per sopravvivere alla concorrenza, Lucius T. Sheffield, figlio del dottor Washington, pensò di inserire il dentifricio all’interno di tubetti simili a quelli delle tempere. L’idea nacque durante un soggiorno a Parigi, osservando i pittori sulla Senna che spremevano sulle tavolozze i loro colori.

Uno dei moderni tubetti di dentifricio Dr.Sheffield, caratterizzati ancora oggi dalla spiccata estetica vintage

Il tubetto era composto da un leggero foglio di alluminio arrotolato e chiuso da un beccuccio sul davanti. Facile da riempire dalla parte posteriore, veniva sigillato da una chiavetta che, avvolta su se stessa, serviva anche per spremere fuori il prodotto. Questo nuovo strumento si rivelò essere il packaging perfetto per rendere più sicura la pulizia dentale. 

L’efficacia, l’ergonomia, e il piacevole aspetto estetico lo hanno eletto negli anni come formato definitivo di quasi tutti i tipi di dentifrici esistenti. Colgate decise di adottarlo e diffonderlo per il lancio della sua gamma di paste per la pulizia dei denti. 

Il tubetto in alluminio si rivelò essere una confezione sicura oltre che esteticamente piacevole per il dentifricio

L’offerta oggi è sempre più ampia, ed esistono packaging davvero invitanti. Marvis, brand famoso per produrre dentifrici e collutori dall’estetica vintage, offre ad esempio i suoi set di tubetti in scatole nere che danno alla pulizia un aspetto moderno ed elegante.

L’elegante kit regalo di Marvis

Il nuovo Colgate Coolpaste, prodotto con materiali riciclati e riciclabili, aggiunge al suo design un occhiello, con lo scopo di ricollocarlo in maniera smart sullo scaffale ed evitare un utilizzo massivo di carta.

Il tubetto green di Colgate Coolpaste

Conti alla mano, il tubetto di dentifricio è uno dei confezionamenti più recenti ma anche tra i più resistenti nel campo dell’igiene. Un formato ideale che domina il segmento dei prodotti da bagno oramai divenuti tradizionali, e che non teme la nicchia dei confezionamenti concorrenti e dei prodotti alternativi. Come quello delle pasticche, o delle polveri – ancora presenti, sì, ma meno diffuse.

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