La seconda vita del packaging: un progetto che trasforma le confezioni terminate in oggetti unici
Confezioni di biscotti, scatole di pasta e di caffè grazie a questa iniziativa trovano un nuovo spazio nella quotidianità di ognuno di noi.
Lo scorso anno Lego Group ha annunciato il suo piano per raggiungere la piena sostenibilità. Il processo, oltre che da un ripensamento dei prodotti, passa anche attraverso nuove politiche di packaging. Tim Brook, Vice Presidente Responsabilità Ambientale LEGO, in una recente intervista rilasciata a Packaging Europe, ha illustrato i principali cambiamenti introdotti.
L’azienda danese fondata nel 1932 ed entrata nell’immaginario collettivo per i suoi mattoncini colorati ha annunciato di essere davanti ad una svolta storica. Una delle novità è l’ideazione di una formula che permetterebbe la produzione di mattoncini riciclabili, ottenuti da bottiglie di plastica esauste.
“Per arrivare a questo risultato abbiamo sviluppato un processo in grado di rafforzare il materiale PET e renderlo sufficientemente resistente per i nostri prodotti. Stimiamo che una bottiglia in PET standard da 1 litro fornisca abbastanza PET riciclato per realizzare 10 mattoncini LEGO 2×4.”
La nuova formula permette la produzione di mattoncini riciclabili da bottiglie di plastica esauste.
LEGO sta ripensando velocemente le sue politiche di approvvigionamento delle materie prime da destinare ai packaging, cercando di lasciare intatto il design delle confezioni. Le scatole LEGO hanno, del resto, un ruolo importante per il brand: completano l’esperienza di gioco e fungono da fonte d’ispirazione e informazione per l’assemblaggio dei pezzi. Per avere la certezza che i nuovi prototipi rispettino gli standard di qualità e di resistenza tradizionali, l’azienda ha comunque dovuto pianificare un cambiamento graduale.
Lo scorso anno il gruppo ha provveduto a ritirare dal mercato le confezioni di plastica single-use e introdotto l’uso di paper-bag riciclata come packaging secondario. Cambiamenti apparentemente minimi, ma che rappresentano una sfida per le linee produttive di una multinazionale.
“L’introduzione graduale di nuovi sacchetti è un processo complicato” ha sottolineato Brook. “Produciamo milioni di scatole al giorno, in cinque stabilimenti in tutto il mondo. Non possiamo cambiare tutto in una volta”,
Nel 2020 Lego aveva annunciato un investimento di 400 milioni di dollari per ridurre l’impatto ambientale delle sue scatole e dei suoi prodotti: “Vogliamo fare la nostra parte nella costruzione di un futuro sostenibile, avere un impatto positivo sul pianeta che i nostri figli erediteranno”.
Lego ha annunciato un investimento di 400 milioni di dollari per iniziative a tema ambientale
Nel 2018 l’azienda aveva avviato la sperimentazione di bio-polietilene, una particolare tipologia di plastica morbida, che si era rivelata però inadatta alla parte “dura” delle scatole, attualmente realizzate in plastica ABS. LEGO è comunque impegnata ad esplorare altre soluzioni sostenibili, attraverso esperimenti interni all’azienda e fornitori esterni.
Secondo i piani, l’azienda raggiungerà la piena decarbonizzazione entro il 2022 e diventerà completamente sostenibile entro il 2025. La trasformazione comporterà la riduzione dei consumi di energia e delle emissioni di carbonio legate alla produzione di packaging. In vista ci sono ulteriori riadattamenti di gamme e confezioni.
Confezioni di biscotti, scatole di pasta e di caffè grazie a questa iniziativa trovano un nuovo spazio nella quotidianità di ognuno di noi.
Un semplice sacchetto per il pane infatti può trasformarsi in un importante veicolo di comunicazione in grado di raggiungere le case di ognuno di noi. Così nasce Parketing.
L’iniziativa dedicata agli oltre 9 italiani su 10 che si dedicano alla lettura delle informazioni nutrizionali sui prodotti alimentari .
Nata 2000 anni fa in Cina, ha cambiato per sempre il mondo della scrittura, della cultura e delle idee. E anche quello del packaging.