Che invenzione, la carta
Nata 2000 anni fa in Cina, ha cambiato per sempre il mondo della scrittura, della cultura e delle idee. E anche quello del packaging.
Con l’esplosione dell’e-commerce negli ultimi decenni, per multinazionali come Procter & Gamble si è aperta una nuova sfida: adattare le confezioni alle nuove modalità di acquisto, trasporto e ricezione.
È stato in questa fase che P&G si è resa conto di come gli aggiornamenti apportati sulle versioni e-commerce sovente risultavano funzionali anche per il classico retail fisico.
Oggi confezioni come quelle di Liquid Tide, che in origine risultavano inadatte alla vendita online, sono state modificate con un processo di ottimizzazione che ha coinvolto il design di prodotto e packaging.
Una nuova sfida: adattare le confezioni alle nuove modalità di acquisto, trasporto e ricezione.
Ma la trasformazione riguarda molte altre referenze della multinazionale.
Il cosidetto Innovation Team del gruppo si è trovato recentemente a riprogettare diversi prodotti, sulla base di un nuovo protocollo ideato da Amazon. Si chiama SIOC, ovvero Ships In Own Container, un insieme di accortezze tecniche e costruttive finalizzate a garantire che l’acquisto arrivi a destinazione senza danni strutturali, riducendo al minimo anche l’imballaggio.
È così che è nata la versione Eco Box di Tide, il detersivo per bucato di punta in casa P&G. Come già spiegato nell’edizione di dicembre da Packaging World, si tratta di un nuovo pack in formato bag-in-box, che prende le distanze dalla classica bottiglia in materiale plastico che vediamo sugli scaffali. Non solo una nuova confezione ma un nuovo modo di immaginare il prodotto, su una diversa piattaforma di vendita.
Il sistema Ships In Own Container di Amazon garantisce che l’acquisto arrivi a destinazione senza danni, riducendo al minimo l’imballaggio.
La confezione è in cartone certificato. Dalla base si ricavano due piedi che consentono di alzare e sorreggere il detersivo. Frontalmente, un’apertura pre-intagliata permette di accedere al rubinetto dosatore.
L’intervento sul packaging ha dato origine a una nuova modalità di fruizione, che contiene gli spazi e facilita lo stoccaggio anche in casa.
La nuova struttura garantisce che il detersivo arrivi a destinazione senza danni o perdite, dovute alle sollecitazione durante il trasporto. Oltre il 20% dei resi online infatti è dovuto ai danni subiti durante la fase di trasporto, secondo i dati dichiarati nel 2018 da Liz Walsh, direttrice del reparto innovazione presso l’istituto Georgia-Pacific.
Il processo di redesign ha evidenziato come, per la creazione della versione e-commerce di un prodotto, un semplice adattamento della versione trade non sia sufficiente, ma serva un cambio di approccio. I primi e più ingenui interventi su Tide prevedevano infatti una bottiglia dallo spessore maggiorato, che però non risolveva i problemi di rottura e fuoriuscita del liquido.
Anche la sostenibilità è stata migliorata: secondo i dati dichiarati dal brand, con la nuova Eco Box il risparmio di plastica arriva fino al 60%; moltiplicato per i volumi di vendita, si raggiunge un risparmio di 1.400 tonnellate di plastica l’anno. A chiusura del percorso durato un anno, Tide ha vinto il Diamond Award 2019, premio dedicato all’innovazione nel mondo del packaging, grazie all’impegno del team Fabric Care interno al gruppo.
Il processo di redesign ha evidenziato come un semplice adattamento della versione trade non sia sufficiente. Serve un cambio di approccio.
Un altro esempio di progettazione virtuosa in casa P&G è la confezione Swiffer Duster, anch’essa venduta online. Il prodotto è inserito in una confezione autoimballante in cartone, perfettamente aderente, che ottimizza gli spazi e necessita di una minor quantità di materiali, permettendo il trasporto di più confezioni a parità di volume.
È così possibile evitare l’applicazione del canonico strato di plastica termoformata protettiva. Isaac Hellemn, brand manager P&G, ha recentemente dichiarato che l’e-commerce “non è più un trend, ma una realtà, e il nostro Gruppo è eccitato all’idea di proseguire il percorso di innovazione già iniziato”.
Riprogettare i prodotti già in commercio è un passaggio fondamentale, così come portare un approccio sostenibile lì dove i nuovi prodotti stanno per nascere. P&G India ha istituito nel 2019 un fondo da 2 miliardi di dollari dedicato allo sviluppo di soluzioni ambientalmente sostenibili, con l’obiettivo di coinvolgere nuove startup del mercato indiano.
Il fondo sarà distribuito alle società che applicheranno una politica di sostenibilità trasversale ai loro prodotti, non limitandosi al packaging ma coinvolgendo anche produzione, logistica e distribuzione. Tramite questa iniziativa, il gruppo porta avanti un già consolidato approccio etico al commercio, in un momento dove i consumatori di tutto il mondo sono molto attenti alle responsabilità dei brand.
I nuovi packaging porteranno con loro informazioni invisibili, ma vitali per il ciclo produttivo.
Quest’anno Procter & Gamble è anche entrata in un consorzio voluto dalla Ellen MacArthur Foundation, insieme a Nestle, PepsiCo e altri grandi colossi commerciali. Lo scopo comune è quello di accelerare l’economia circolare, occupandosi dello smaltimento dei rifiuti, passaggio in parte irrisolto.
È in fase di trial un inedito sistema di separazione automatizzata: le confezioni compatibili sono abbigliate con una grafica che, se scansionata ad altissimo contrasto ottico, lascia emergere un barcode che sarebbe altrimenti invisibile. I sensori sono in questo modo capaci di separare materiali diversi con precisione e in minor tempo rispetto ai sistemi precedenti. Oltre a migliorare lo smaltimento, i nuovi packaging porteranno con loro informazioni invisibili ma vitali. Saranno dati riguardanti la distribuzione e la percentuale dei materiali impiegati, e riusciranno a capire se ne è stato fatto un utilizzo alimentare o meno.
Ogni passaggio nel ciclo di vita di un prodotto fornirà le informazioni necessarie a gestire al meglio il passaggio successivo, in un continuo feedback che faciliterà le scelte di tutti gli attori coinvolti.
Nata 2000 anni fa in Cina, ha cambiato per sempre il mondo della scrittura, della cultura e delle idee. E anche quello del packaging.
Scatole di legno, cesti di papiro e anfore di terracotta. Impressionano ancora oggi per la loro funzionalità e per la grande attenzione ai dettagli.
Soprattutto per confezionare i suoi prodotti tecnologici. Per questo investe in ricerche e innovazioni, di cui l’azienda ha parlato in una recente guida online.
Quelle realizzate in cartone da un campione di surf americano, ad esempio. O quelle a nido d’ape di due gemelli della Cornovaglia.