Non buttate via le vostre vecchie scatole
Potreste farci cose bellissime. Come quelle del designer Max Lamb e della sua mostra “Box”.
Durante i festeggiamenti del Giubileo di platino della Corona inglese, la Regina Elisabetta, come di consueto, ha posato per le foto ufficiali di ringraziamento. Pubblicate sull’account ufficiale della famiglia reale, le immagini hanno destato l’attenzione di sudditi e appassionati non tanto per i leggendari vestiti color pastello della sovrana, bensì per la misteriosa e affascinante scatola rossa posta proprio al suo fianco.
La scatola rossa è sempre stata lì, ma non aveva mai ricevuto tanta attenzione. Non tutti sanno che si tratta di una delle despatch box utilizzate per lo scambio di documenti ufficiali, sensibili e confidenziali tra Parlamento e Corona inglese.
Ce ne sono, in realtà, di diversi colori, ciascuna indirizzata a un diverso destinatario: quella blu con una striscia rossa contiene comunicazioni e documenti riservati al primo ministro e ai funzionari dell’intelligence; quella nera contiene i government whips, ed è destinata ai diversi leader di partito, mentre quella verde è destinata ai segretari permanenti. La rossa, appunto, è la scatola che viene ogni giorno consegnata alla regina, e trasporta decreti e documenti sui quali deve apporre la sua firma.
Le scatole sono prodotte da Barrow Hepburn & Gale, azienda manifatturiera nata nel 1760, con sede nel quartiere di Bermondsey, a Londra. Da oltre un secolo, produce le scatole seguendo un certo metodo: l’intelaiatura è realizzata in listelli di pino, e rivestita di raso all’interno e da pelle colorata all’esterno. Ogni scatola pesa circa due chili e mezzo, e su tutte è apposto il nome del destinatario, un codice e lo stemma del monarca regnante.
Tante curiosità ruotano attorno al design e alla realizzazione delle despatch box
Tante curiosità ruotano attorno al design e alla realizzazione delle despatch box. La maniglia, ad esempio, al contrario di una normale valigetta viene montata sul lato delle cerniere per facilitare la consegna al destinatario. Una piccola misura precauzionale, adottata perché questi possa autonomamente verificarne l’apertura e la chiusura.
Il rivestimento interno delle despatch box è arricchito di un determinato quantitativo di piombo, che ne aumenta notevolmente il peso. Questa strategia è ancora oggi adottata per assicurarsi che, durante un trasporto navale, la scatola possa essere lanciata fuori bordo in caso di attacco e raggiunga velocemente il fondo del mare.
L’origine di queste speciali box risale al regno di Elisabetta I, che le utilizzava per farsi recapitare messaggi diretti. Ma sull’origine del colore rosso, spiega la Barrow Hepburn & Gale, la spiegazione più accreditata farebbe riferimento al defunto principe Alberto, consorte dell’attuale regina. Si dice l’abbia scelto facendo riferimento al colore dello stemma della sua famiglia, la Sassonia – Coburgo – Gotha.
Potreste farci cose bellissime. Come quelle del designer Max Lamb e della sua mostra “Box”.
Ne ha parlato l’esperta di design Chiara Alessi, presentando una mostra dedicata a storiche confezioni di prodotti italiani.
Una sfida per inventare confezioni in cartone mai viste. Tre premi: best graphic, best shape e best use of technology. Da Novembre a Febbraio 2024.
Le sta sperimentando Amazon. Potrebbero aiutare a ridurre il volume delle sue confezioni, contrastando il fenomeno dell’over-packaging.