I packaging dell’antico Egitto
Scatole di legno, cesti di papiro e anfore di terracotta. Impressionano ancora oggi per la loro funzionalità e per la grande attenzione ai dettagli.
Il sito canadese The National Post ha raccontato che Ikea prevede di utilizzare imballaggi realizzati con funghi come sostituti ecocompatibili del polistirolo. Joanna Yarrow, responsabile aziendale per la sostenibilità nel Regno Unito, ha spiegato che la multinazionale vuole utilizzare il micelio, un fungo biodegradabile che cresce in masse di fibre ramificate, per ridurre gli sprechi e aumentare il riciclaggio. Crescendo intorno ad altri elementi, come gambi o gusci di mais, le fibre del micelio si legano insieme, creando una forma solida che viene poi essiccata. A sviluppare il brevetto è stata la società americana Ecovative, che ha definito appunto il micelio “un fungo ideale per confezioni”.
La multinazionale intende utilizzare il micelio per ridurre gli sprechi e aumentare il riciclaggio.
Ikea cercava da tempo di introdurre in commercio un packaging vegetale, visto che molti imballaggi tradizionalmente realizzati in polistirolo non sono riciclabili facilmente. Mentre il polistirene impiega migliaia di anni a decomporsi, le confezioni in micelio possono essere smaltite gettandole semplicemente in giardino, dove si biodegradano in poche settimane.
Parlando a Londra in una conferenza stampa, Yarrow ha aggiunto che la forza di questo fungo sta nella sua duttilità: è possibile trasformarlo in uno stampo che si adatta perfettamente a qualsiasi forma, per creare imballaggi completamente su misura.
Ecovative, che ha inventato il materiale nel 2006, fabbrica i suoi imballaggi a Troy, nello Stato di New York. I suoi clienti includono l’azienda di informatica Dell, che utilizza il micelio per rivestire e proteggere i suoi giganteschi server. Ad oggi si stima che solo un piccolo numero di aziende in Gran Bretagna abbia iniziato a usare materiali a base di funghi per le proprie confezioni.
Scatole di legno, cesti di papiro e anfore di terracotta. Impressionano ancora oggi per la loro funzionalità e per la grande attenzione ai dettagli.
Soprattutto per confezionare i suoi prodotti tecnologici. Per questo investe in ricerche e innovazioni, di cui l’azienda ha parlato in una recente guida online.
Quelle realizzate in cartone da un campione di surf americano, ad esempio. O quelle a nido d’ape di due gemelli della Cornovaglia.
Ce ne sono pochi nelle case, ma sono ovunque in molti settori del mercato, soprattutto nel campo degli alimenti freschi.