I packaging dell’antico Egitto
Scatole di legno, cesti di papiro e anfore di terracotta. Impressionano ancora oggi per la loro funzionalità e per la grande attenzione ai dettagli.
Nel 2018 il settore delle macchine per il packaging in Italia è cresciuto 9 volte più del PIL. È quanto emerge dall’ultimo rapporto annuale di Ucima, l’Unione Costruttori Italiani di Macchine Automatiche per il confezionamento e l’imballaggio.
Il settore è cresciuto sia nei mercati internazionali che in Italia, volando a +9,4% rispetto all’anno precedente e chiudendo il 2018 con un fatturato di 7,85 miliardi di euro. A trainare c’è l’industria alimentare (food & beverage), che incide per il 55% sul volume d’affari complessivo. A seguire, secondo la classificazione dei settori merceologici di Ucima, il settore “Altro” (tabacco e carta) con il 20% di volume. A seguire il mercato di macchine per il settore farmaceutico con il 17%.
A trainare c’è l’industria alimentare, che incide per il 55% sul volume d’affari complessivo.
Considerando vendite in Italia e vendite all’estero di ogni settore, il packaging del food si afferma il comparto con maggiore fatturato. Anche la propensione all’export è altissima: in cima tabacco e carta con l’86% di prodotti esportati, seguiti dal beverage con l’82% e il farmaceutico con il 79%. Nell’Unione Europea la produzione italiana è destinata principalmente a Francia, Germania, Spagna e Regno Unito, che complessivamente assorbono il 38% del fatturato totale. Al secondo posto il mercato asiatico che incide per il 19% sul fatturato. I mercati principali sono Cina, Giappone e India, a seguire il mercato nordamericano con 741,3 milioni di euro (13,8%) e un incremento del 25% sull’anno precedente.
Anche la propensione all’export è altissima: in cima tabacco e carta, con l’86% di prodotti esportati.
In Italia sono circa 630 le aziende ad occuparsi di packaging e imballaggio: sono dislocate principalmente in Emilia-Romagna (la regione che ospita maggiore concentrazione di settore al mondo), Lombardia, Piemonte e Veneto. I tedeschi contendono il primato nel settore: oltre il 50% delle macchine automatiche per il confezionamento e l’imballaggio vendute nel mondo sono italiane e tedesche.
La promozione delle macchine automatiche italiane per il packaging ha fatto tappa con Ucima a giugno all’Expo Pack Guadalajara, in Messico, mercato strategico per l’export italiano. L’evento quest’anno ha fatto registrare un record assoluto di presenze. Lo scorso giugno Ucima è stata anche tra i relatori del Global Packaging Forum, organizzato dall’Australian Institute of Packaging (AIP). Tra gli argomenti del convegno, i nuovi trend legati al packaging sostenibile e biodegradabile e il ruolo che potrà avere l’industria del settore per sostenere la svolta ecologica, riducendo gli imballaggi ed evitando gli sprechi alimentari.
Scatole di legno, cesti di papiro e anfore di terracotta. Impressionano ancora oggi per la loro funzionalità e per la grande attenzione ai dettagli.
Soprattutto per confezionare i suoi prodotti tecnologici. Per questo investe in ricerche e innovazioni, di cui l’azienda ha parlato in una recente guida online.
Quelle realizzate in cartone da un campione di surf americano, ad esempio. O quelle a nido d’ape di due gemelli della Cornovaglia.
Ce ne sono pochi nelle case, ma sono ovunque in molti settori del mercato, soprattutto nel campo degli alimenti freschi.