I packaging dell’antico Egitto
Scatole di legno, cesti di papiro e anfore di terracotta. Impressionano ancora oggi per la loro funzionalità e per la grande attenzione ai dettagli.
Eleni Despotou, segretaria generale della Federazione Europea dei Produttori di Cartone Ondulato, ha descritto in una recente intervista al sito “Euractiv” gli obiettivi della “Climate Neutrality Roadmap”, un progetto che punta ad annullare l’impronta di carbonio del cartone ondulato entro il 2050. Abbiamo raccolto alcuni dati del progetto, tra obiettivi annunciati e risultati raggiunti.
Nell’intervista la segretaria si è detta fiduciosa di poter raggiungere l’obiettivo della neutralità climatica entro il 2050, soprattutto se venissero soddisfatte alcune condizioni generali, tra cui un quadro normativo stabile per guidare gli investimenti nelle tecnologie pulite e un’armonizzazione delle regole in tutti gli stati europei.
I percorsi della roadmap riguardano l’efficienza dei materiali, le misure energetiche delle industrie e dei loro fornitori. Coinvolgono inoltre i cambiamenti della catena logistica e le future innovazioni nel campo del design delle scatole.
Despotou ha dichiarato che l’industria del cartone ondulato ha già ridotto il peso dei suoi imballaggi del 9% negli ultimi 20 anni, con alcuni paesi che hanno raggiunto riduzioni ancora maggiori a livello locale. La segretaria ha dichiarato che le aziende del settore sperimentano e innovano con continuità, anche collaborando con i propri fornitori, per migliorare ulteriormente i risultati raggiunti.
Il settore sta aumentando la produzione di scatole a partire da materiali riciclati e Despotou si è detta felice di vedere riconosciuto lo sforzo del comparto. La segretaria ha sottolineato come la battaglia fondamentale sul tema del riciclo riguardi proprio l’utilizzo di materiali riciclati in fase di produzione, piuttosto che l’introduzione di scatole riutilizzabili da parte del pubblico.
La segretaria ha ricordato infatti che il riutilizzo dei packaging non è sempre più vantaggioso per l’ambiente, come indicato da diversi studi di settore. L’enfasi sull’introduzione di confezioni da riutilizzare potrebbe inoltre, secondo Despotou, portare ad un paradossale aumento del numero di imballaggi immessi sul mercato, con un inevitabile aumento dei rifiuti.
Despotou ha aggiunto che il comparto potrebbe persino diventare “negativo” dal punto di vista climatico, ritirando CO2 dall’atmosfera, se il settore eliminasse completamente le sue emissioni fossili. Sarà necessario, a questo scopo, incentivare gli investimenti delle aziende in tecnologie pulite come le caldaie elettriche, oltre che nella ricerca di nuovi tipi di carburante.
Scatole di legno, cesti di papiro e anfore di terracotta. Impressionano ancora oggi per la loro funzionalità e per la grande attenzione ai dettagli.
Soprattutto per confezionare i suoi prodotti tecnologici. Per questo investe in ricerche e innovazioni, di cui l’azienda ha parlato in una recente guida online.
Quelle realizzate in cartone da un campione di surf americano, ad esempio. O quelle a nido d’ape di due gemelli della Cornovaglia.
Ce ne sono pochi nelle case, ma sono ovunque in molti settori del mercato, soprattutto nel campo degli alimenti freschi.