Un altro passo avanti per le bottiglie di carta

La carta sta entrando davvero nel mondo del beverage?

5 Novembre 2025

Non è più un prototipo da laboratorio né un esperimento per fiere di sostenibilità. La bottiglia di carta sta cercando, con determinazione, di guadagnarsi uno spazio vero sugli scaffali. Gli ultimi aggiornamenti arrivano da due mondi lontanissimi: la Svezia di Absolut Vodka e l’India di Rhea Distilleries. Due casi che, insieme, raccontano come potrebbe evolvere il packaging del futuro.

Absolut, la vodka che fa (di nuovo) scuola

Per Absolut Vodka, l’innovazione nei materiali non è una novità. Dopo anni di edizioni speciali e collaborazioni artistiche, nel 2023 il marchio ha lanciato nel Regno Unito il primo test commerciale della bottiglia in fibra, sviluppata con Paboco (The Paper Bottle Company). Durante un trial di tre mesi, Absolut ha distribuito bottiglie da 500 ml composte per il 57% da carta certificata FSC e per il restante da una barriera interna in plastica riciclabile, indispensabile per la tenuta del liquido e la sicurezza alimentare.

Nel 2025 il progetto ha compiuto un nuovo passo avanti con l’introduzione di un tappo in fibra, sviluppato in collaborazione con Blue Ocean Closures. Il tappo è realizzato per oltre il 95% in fibre FSC, con solo un sottile strato plastico di tenuta: una soluzione quasi completamente bio-based, più leggera, riciclabile e con una riduzione significativa dell’impronta di carbonio rispetto al vetro.

L’obiettivo di Absolut è ambizioso ma chiaro: arrivare, nei prossimi anni, a una bottiglia 100% bio-based e completamente riciclabile.

La nuova bottiglia Absolut Paper Bottle con tappo in fibra sviluppato con Blue Ocean Closures. Foto © The Absolut Group / Blue Ocean Closures

L’India brinda in carta: il caso Rhea Distilleries

A migliaia di chilometri di distanza, anche l’India ha scelto di alzare il calice alla carta. Nell’ottobre 2025, la goana Rhea Distilleries ha presentato la Fidalgo Premium Cashew Feni, versione del tradizionale distillato locale confezionata nella Frugal Bottle, sviluppata da Frugalpac in collaborazione con ITC Packaging & Printing Business.

La struttura è tanto semplice quanto ingegnosa: un guscio esterno in cartoncino riciclato (94%) e una sacca interna in plastica food-grade che contiene il liquido.
Secondo i dati di Frugalpac, la Frugal Bottle è cinque volte più leggera del vetro e riduce fino a sei volte le emissioni di CO₂ durante la produzione.
In più, la superficie in carta può essere stampata direttamente, eliminando la necessità di etichette e offrendo una libertà grafica totale ai brand.

La prima bottiglia in carta per alcolici in India.
Foto © Frugalpac / Rhea Distilleries

Un nuovo playground per brand e fornitori

Per i brand, le bottiglie in carta rappresentano un nuovo linguaggio di sostenibilità visiva. Per stampatori e converter, aprono nuove nicchie di business: gusci cartacei, sleeve a effetto 3D, micro-produzioni per test di mercato o collab artistiche. È un territorio dove grafica, materiali e tecnologia convergono. E dove la sostenibilità smette di essere un claim, per diventare un materiale da progettare.

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