Che invenzione, la carta
Nata 2000 anni fa in Cina, ha cambiato per sempre il mondo della scrittura, della cultura e delle idee. E anche quello del packaging.
Non esiste cinema, parco divertimenti o festa in strada in cui non si vendano secchielli di popcorn. Che si tratti di bustine o bicchieri, è uno dei packaging più iconici, che ha attraversato le epoche e diversi stili di consumo.
Il popcorn si ottiene riscaldando i semi di mais. La quantità di umidità racchiusa al loro interno, una volta portati ad ebollizione, genera una pressione tale da farli esplodere e trasformare in fiocchi bianchi da imburrare, salare o zuccherare a piacere.
Secondo alcune testimonianze, la produzione di popcorn era diffusa già tra le popolazioni antiche del Messico, ma la commercializzazione e il confezionamento sono stati un’innovazione piuttosto recente.
La prima azienda a utilizzare il popcorn come snack, da vendere soprattutto in occasione di eventi sportivi, fu la Albert Dickinson Co., che nel 1885 brevettò una macchina a benzina itinerante capace di produrre grandi quantità di prodotto da distribuire in barattoli di vetro o in sacchetti di carta.
La prima azienda a confezionare i popcorn come snack fu la Albert Dickinson Co. che li distribuiva in barattoli di vetro o sacchetti in carta
I secchielli arrivarono nel 1914, grazie alla American Pop Corn Company. Attraverso il brand Jolly Time, l’azienda cominciò la vendita capillare del popcorn, contribuendo a renderlo noto a livello globale.
Lentamente, il popcorn riuscì a slegarsi dal contesto della vendita itinerante per adattarsi a quello domestico, promuovendo un consumo meno esclusivo ma più facile e veloce.
Dal momento che i fiocchi vanno consumati immediatamente, si sono diffusi i tradizionali sacchetti di plastica che garantiscono il mantenimento del giusto grado di umidità, favorendone per la conservazione.
Dal largo consumo di plastica e di supporti visivamente generici e standardizzati, la ricerca del packaging si è spostata verso nuovi formati e materiali, che hanno reso possibile l’arrivo sul mercato di gusti e stili più ricercati promuovendo un consumo più moderno, vario e di qualità.
Studi come Auge Design si misurano oggi con confezionamenti intelligenti capaci di stupire i consumatori più raffinati ed esigenti. Fuori dalla distribuzione di massa, il consumo di popcorn oggi è tornato ad essere un piacere esclusivo, ed ecco che allora i tubi modulari in cartone riciclabile di The Perfect Pop offrono la perfetta soluzione per impreziosire l’aspetto dei loro speziati popcorn offrendo un’esperienza esclusiva e divertente.
Tramite il pack moderno le aziende più famose di popcorn hanno anche l’opportunità di comunicare un tratto identitario, sposando l’impegno sociale delle comunità di affezionati con un pizzico di originalità. L’americana Smartfood ha realizzato quest’anno una box stravagante a forma di cuore contenente una serie di gadget artistici dedicati alla comunità LGBTQ+.
Il producer e compositore musicale Jonas Tempel è approdato sul mercato con Opopop, brand determinato a rivoluzionare il consumo dei popcorn in America. I suoi Flavor Wrapper Kernels sono chicchi crudi già insaporiti, disponibili in mini confezioni accompagnate da sacchetti di aromi. L’estetica è molto colorata e moderna. Inoltre, le ciotole pieghevoli Pop Cup, offrono la possibilità di preparare uno snack veloce anche a lavoro.
Nata 2000 anni fa in Cina, ha cambiato per sempre il mondo della scrittura, della cultura e delle idee. E anche quello del packaging.
Scatole di legno, cesti di papiro e anfore di terracotta. Impressionano ancora oggi per la loro funzionalità e per la grande attenzione ai dettagli.
Soprattutto per confezionare i suoi prodotti tecnologici. Per questo investe in ricerche e innovazioni, di cui l’azienda ha parlato in una recente guida online.
Quelle realizzate in cartone da un campione di surf americano, ad esempio. O quelle a nido d’ape di due gemelli della Cornovaglia.