La seconda vita del packaging: un progetto che trasforma le confezioni terminate in oggetti unici
Confezioni di biscotti, scatole di pasta e di caffè grazie a questa iniziativa trovano un nuovo spazio nella quotidianità di ognuno di noi.
Signora mia, non ci sono più i pack di una volta! Verissimo. Nel tempo, le confezioni sono cambiate, adattandosi alle esigenze dei consumatori in un determinato periodo. Pack Story è la nuova rubrica di Out Of The Box che ripercorre l’evoluzione – da un punto di vista tecnico, ma anche estetico – di un packaging che ha fatto la storia. Il primo di questi viaggi nel tempo è dedicato all’iconica confezione del detersivo Dash.
Dash nasce come detersivo in polvere negli Stati Uniti negli anni Cinquanta e arriva in Italia nel 1965. Conquista immediatamente il pubblico grazie a un indimenticabile slogan (Più bianco non si può!) pronunciato da un altrettanto indimenticabile testimonial: Mike Bongiorno.
Il Paese è in pieno boom economico, ma la cultura del risparmio e del recupero è ancora fortemente radicata nelle famiglie. Una volta finito il prodotto, le confezioni cilindriche vengono utilizzate come cesti per conservare mollette per il bucato, giocattoli e accessori di ogni tipo.
Dash arriva in Italia nel 1965 e conquista il pubblico grazie all’indimenticabile slogan Più bianco non si può!
Con il cambiare delle abitudini di vita e consumo degli italiani, diventa necessario ottimizzare gli spazi della casa. Così nel 1982, Dash sostituisce il fustino cilindrico con la famosa “valigetta”, a forma di parallelepipedo, battendo sul tempo il suo principale concorrente Dixan.
Alla fine degli anni Ottanta, il detersivo comincia a essere prodotto anche in forma liquida. Questo porta all’introduzione di “Dosadash”, un contenitore sferico con cui prelevare il prodotto prima di inserirlo direttamente nel cestello della lavatrice.
Negli anni Ottanta il fustino cilindrico viene sostituito dalla famosa “valigetta” a forma di parallelepipedo
Negli anni Novanta l’azienda lancia il detersivo concentrato. Quest’ultimo assicura lo stesso effetto pulente con un dosaggio minore e può essere conservato in confezioni più piccole, semplici da trasportare e stoccare.
All’inizio degli anni Duemila, Dash lancia le tavolette di detersivo già dosate per incentivare ulteriormente il risparmio; nel 2010 è la volta delle ecodosi, capsule in plastica contenenti detersivo liquido già porzionato nella giusta quantità per evitare qualsiasi spreco.
Nonostante il ridimensionamento delle confezioni, l’iconico fustino a forma di valigetta è diventato un oggetto di culto, ancora oggi utilizzato nello storytelling aziendale.
Nonostante l’evoluzione del detersivo abbia portato a un ridimensionamento delle confezioni, l’iconico fustino a forma di valigetta è diventato un oggetto di culto
Il ricordo di questo packaging è così radicato nella memoria dei consumatori da essere riproposto in edizione limitata per festeggiare il cinquantesimo anniversario di Dash.
Il brand d’abbigliamento Au Jour Le Jour, fondato da Mirko Fontana e Diego Marquez, l’ha celebrato con una collezione speciale. Protagoniste le macchie (caffè, uova, sangue) che danno vita a inedite stampe all over. L’immagine dello storico fustino si incastra su questi capi dall’ispirazione un po’ anni Sessanta.
Per celebrare i cinquant’anni dalla sua nascita, il brand Au Jour Le Jour ha creato una collezione ispirata all’iconico fustino
Una confezione di Dash compare anche tra i vincitori del Worldstar Packaging Award 2022.
Il nuovo imballaggio sostenibile, sviluppato da Gissler & Pass GmbH DALLI-WERKE GmbH & Co, sostituisce la plastica della maniglia e della striscia d’apertura con cartone ondulato. In questo modo il contenuto totale di plastica si riduce al 4% circa. Si abbassano i costi di produzione, aumentando al contempo la capacità di carico e la praticità.
Confezioni di biscotti, scatole di pasta e di caffè grazie a questa iniziativa trovano un nuovo spazio nella quotidianità di ognuno di noi.
Un semplice sacchetto per il pane infatti può trasformarsi in un importante veicolo di comunicazione in grado di raggiungere le case di ognuno di noi. Così nasce Parketing.
L’iniziativa dedicata agli oltre 9 italiani su 10 che si dedicano alla lettura delle informazioni nutrizionali sui prodotti alimentari .
Nata 2000 anni fa in Cina, ha cambiato per sempre il mondo della scrittura, della cultura e delle idee. E anche quello del packaging.