“Confezionare o non confezionare i cetrioli”?
È il titolo di un’interessante ricerca scientifica e la domanda che molti si pongono nell’ambito del packaging alimentare. La risposta è meno ovvia di quanto si pensi.
Ogni mese pubblichiamo storie e notizie a tema packaging sulla nostra pagina Linkedin. Questo Luglio abbiamo parlato di confezioni “parlanti” per ipovedenti, packaging progettati direttamente dai consumatori e multinazionali che provano a darci un taglio con le scatole. Seguiteci: la nostra pagina è qui.
Il gruppo Inditex sta apportando modifiche decisive alle politiche di e-commerce, nel tentativo di ridurre la quantità di confezioni generate dalle vendite online. L’obiettivo è ridurre gli sprechi, promuovendo il riutilizzo delle scatole e l’abolizione delle confezioni-regalo. Il gruppo mira a raggiungere il traguardo “zero-rifiuti” in discarica entro il 2023 > Continua a leggere su Linkedin
Zappar ha presentato un’app che rende più accessibili le informazioni sui packaging per le persone ipovedenti grazie all’uso di sintetizzatori vocali. Una volta puntato lo smartphone verso il prodotto, l’applicazione declama vocalmente le informazioni presenti sulla confezione > Continua a leggere su Linkedin
L’Università di Bari “Aldo Moro” ha coinvolto una platea di volontari per valorizzare il ruolo dei consumatori nella progettazione di nuovi packaging. I candidati hanno lavorato a stretto contatto con esperti delle aziende e professionisti del settore. Le proposte più efficaci saranno valutate nei prossimi mesi per il lancio di un prototipo sul mercato > Continua a leggere su Linkedin
È il titolo di un’interessante ricerca scientifica e la domanda che molti si pongono nell’ambito del packaging alimentare. La risposta è meno ovvia di quanto si pensi.
La società SYPAQ produce velivoli realizzati interamente in cartone, affidabili e facili da montare, un po’ come dei mobili IKEA.
I progetti premiati per il nostro contest dedicato all’ideazione di confezioni inedite in cartone, per le categorie “Best Shape”, “Best Graphic” e “Best Use of Technology”.
Allungare la “shelf-life” dei prodotti è un obiettivo di ricercatori e aziende. Per ridurre gli sprechi e limitare l’impatto ambientale degli alimenti gettati via.