Che invenzione, la carta
Nata 2000 anni fa in Cina, ha cambiato per sempre il mondo della scrittura, della cultura e delle idee. E anche quello del packaging.
Di recente la società americana 3M ha presentato un prodotto in grado, potenzialmente, di rivoluzionare il mercato dei confezionamenti. Si chiama Cushion Lock™ ed è un involucro espandibile che agisce come “bolla di carta”. I suoi fogli aderiscono perfettamente a oggetti di tipo diverso, adattandosi alle loro forme, come un nastro adesivo particolarmente solido e resistente. Si tratta di un sistema alternativo rispetto alle bolle protettive di plastica usate generalmente nell’imballaggio dei prodotti destinati alle spedizioni, perché appunto di carta. Dopo l’utilizzo il materiale può essere quindi facilmente riciclato.
Uno dei due inventori, Tom Corrigan, ha raccontato la storia dell’invenzione al New York Times. Ha dichiarato che, alcuni anni fa, ha iniziato a lavorare all’idea di fogli di carta avvolgenti, a base di fibre di “bubble wrap”, con lo scopo di ridurre la quantità di aria presente nelle scatole.
“Cercavamo un materiale abbastanza sottile da poter essere spedito, ma anche in grado di riempire lo spazio all’interno di una scatola, impedendo all’oggetto di sbattere da una parte all’altra della confezione”. Alla fine Corrigan ha raccontato di aver trovato la sua ispirazione in un libro sull’arte giapponese del kirigami, una forma di origami che incorpora intaglio e piegatura.
“Cushion Lock” agisce come una “bolla protettiva”: i suoi fogli aderiscono perfettamente ai prodotti, adattandosi alle loro forme.
“Una mattina sono uscito in cortile e ho abbozzato una serie di concetti su un taccuino, basandomi sui disegni che avevo visto nel testo sul kirigami” ha proseguito Corrigan nell’intervista. “Ho capito che se si effettuavano i tagli giusti, si potevano ottenere imballaggi di carta che si espandevano e si contraevano in modo esatto, come una fisarmonica”.
Per mesi Corrigan e un piccolo team di operatori hanno progettato il particolare tipo di materiale, che è stato presentato all’inizio di quest’anno con il nome di Cushion Lock™. “A volte abbiamo lavorato al prototipo con un coltello da taglio, in altre occasioni abbiamo usato un programma CAD per effettuare i tagli con i laser del laboratorio. Alla fine siamo riusciti ad ottenere il modello che avevamo in mente fin dall’inizio”.
Uno dei claim scelti dall’azienda per promuovere il prodotto è “Niente scotch, niente forbici, niente plastica”, riferendosi alla possibilità di imballare e proteggere i prodotti in modo alternativo.
Cushion Lock™ sarà distribuito come un rotolo di carta e potrà espandersi fino a 60 volte il suo volume, con grande risparmio in termini di spazio di stoccaggio. L’involucro si preannuncia particolarmente resistente: come parte dei loro test, gli operatori di Corrigan hanno avvolto oggetti nella carta lasciandoli cadere da diverse altezze. I risultati sono stati sorprendenti.
Per ora 3M ha posizionato ufficialmente Cushion Lock™ come protezione interna per scatole piuttosto che come confezione stessa. Il problema è che al momento il materiale non può essere impilato, né protetto da impatti e schiacciamenti, per cui resta inadatto a fungere da scatola vera e propria. Ma Corrigan e il suo team sono fiduciosi.
Nel frattempo lavorano ad altre applicazioni: con pochi adattamenti Cushion Lock™ potrebbe diventare una busta postale sottile e riciclabile per oggetti leggeri, come capi di abbigliamento, con una capacità di aderire e avvolgere i prodotti che nessuna scatola è in grado di eguagliare.
Nata 2000 anni fa in Cina, ha cambiato per sempre il mondo della scrittura, della cultura e delle idee. E anche quello del packaging.
Scatole di legno, cesti di papiro e anfore di terracotta. Impressionano ancora oggi per la loro funzionalità e per la grande attenzione ai dettagli.
Soprattutto per confezionare i suoi prodotti tecnologici. Per questo investe in ricerche e innovazioni, di cui l’azienda ha parlato in una recente guida online.
Quelle realizzate in cartone da un campione di surf americano, ad esempio. O quelle a nido d’ape di due gemelli della Cornovaglia.