La seconda vita del packaging: un progetto che trasforma le confezioni terminate in oggetti unici
Confezioni di biscotti, scatole di pasta e di caffè grazie a questa iniziativa trovano un nuovo spazio nella quotidianità di ognuno di noi.
Negli ultimi anni è cresciuta la necessità di assicurare il cold shipping, cioè il mantenimento della catena del freddo durante il trasporto di prodotti deperibili.
Complice l’affermazione dei servizi di food delivery, garantire questa operazione è diventata ordinaria amministrazione per i produttori di packaging alimentare.
Eppure, ci sono prodotti surgelati in cui mantenere la catena del freddo risulta particolarmente difficile. Prima su tutte, quella dei gelati.
Come ha spiegato di recente il blog di AIGA, assicurarsi che i gelati arrivino perfettamente integri a destinazione è complicato per una serie di motivi che hanno a che vedere con i materiali con cui sono realizzati i packaging, ma anche con le esigenze dei consumatori.
A lungo la plastica è stata uno dei materiali preferiti per il confezionamento dei gelati; quest’ultima però risulta particolarmente impattante a livello ambientale. Per evitare di scontentare gli utenti, molti brand hanno imposto ai propri fornitori di utilizzare alternative sostenibili, una su tutte il cartone ondulato.
La plastica è sempre stata uno dei supporti prediletti, ma risulta molto impattante a livello ambientale
Come spiega il blog 99desings, quando si progettano le confezioni di gelato bisogna considerare che dovranno stare a lungo in freezer, sottoposte a temperature prossime allo zero. È fondamentale, quindi, scegliere chimiche in grado di resistere senza disperdersi o perdere brillantezza.
Nel caso del polipropilene, un’opzione molto diffusa per le vaschette o i contenitori per gelati, bisogna utilizzare inchiostri epossidici.
C’è da considerare che gli utenti attribuiscono sempre maggior importanza all’esperienza dell’unboxing. Questo ha creato nuove aspettative sul modo in cui i prodotti dovrebbero presentarsi una volta giunti a destinazione.
I consumatori vogliono dunque confezioni sostenibili, che utilizzino il minor numero possibile di materiali, ma al tempo stesso si aspettano che i prodotti siano impeccabili quando li scartano.
Per certi versi, questo cambiamento è da considerarsi positivo, perché incentiva i marchi a preferire supporti riciclati o compostati per i propri imballaggi. Ma resta la difficoltà per i produttori di far coincidere le esigenze di durabilità con quelle di sostenibilità.
Un’altra sfida per la funzionalità è rappresentata dal fatto che le confezioni di gelato devono risultare resistenti in negozio, ma facili da aprire a casa. La scelta dei materiali per il packaging è condizionata anche dai costi di confezionamento, che devono rimanere bassi, ma prestarsi a scelte di design sempre più elaborate.
La scelta dei materiali per il packaging è condizionata anche dai costi di confezionamento che devono rimanere bassi, ma prestarsi a scelte di design elaborate
Si tratta di requisiti spesso in contrasto tra di loro, che qualcuno ha pensato di aggirare puntando sull’ironia, come il brand Alec’s Ice Cream, nato nel 2020.
Quando nel 2021 i ritardi hanno colpito il settore delle spedizioni e i clienti hanno iniziato a ricevere pacchi rimasti fermi troppo a lungo su un camion o in magazzino, il marchio ha iniziato a includere nelle confezioni una nota “Siamo spiacenti se il nostro gelato è sciolto“.
Confezioni di biscotti, scatole di pasta e di caffè grazie a questa iniziativa trovano un nuovo spazio nella quotidianità di ognuno di noi.
Un semplice sacchetto per il pane infatti può trasformarsi in un importante veicolo di comunicazione in grado di raggiungere le case di ognuno di noi. Così nasce Parketing.
L’iniziativa dedicata agli oltre 9 italiani su 10 che si dedicano alla lettura delle informazioni nutrizionali sui prodotti alimentari .
Nata 2000 anni fa in Cina, ha cambiato per sempre il mondo della scrittura, della cultura e delle idee. E anche quello del packaging.