I packaging dell’antico Egitto
Scatole di legno, cesti di papiro e anfore di terracotta. Impressionano ancora oggi per la loro funzionalità e per la grande attenzione ai dettagli.
Ogni mese raccontiamo notizie di settore sulla nostra pagina LinkedIn. Ad Aprile abbiamo parlato di scatole di cartone per neonati finlandesi, di confezioni capolavoro e della tecnologia di “eye-tracking” applicata al packaging. Seguiteci anche lì, vi aspettiamo.
Per alleviare i sacrifici economici dei nuovi genitori, il governo finlandese spedisce ad ogni famiglia, da 84 anni, una scatola di cartone che include capi d’abbigliamento, copertine, cosmetici, materassi e pannolini. L’usanza della “baby box” era indirizzata originariamente alle famiglie a basso reddito, prima di estendersi al resto della popolazione. La storia della tradizione è stata raccontata da BBC e ripresa dal sito americano UpWorthy. > Continua a leggere su LinkedIn.
Le scatole dell’azienda di cracker “Moonshot” sono notevoli per il graphic design, con linee e colori che assegnano alla gamma una personalità distintiva e luminosa. Ma altrettanto degna di nota è la cura dedicata alla sostenibilità dei packaging e all’impatto dei materiali. Le scatole sono realizzate con il 100% di cartone riciclato e l’azienda risulta oggi ufficialmente “carbon neutral”. La società ha dichiarato di essere alla ricerca di soluzioni alternative anche per le confezioni interne monodose. > Continua a leggere su LinkedIn.
L’esperto di neuromarketing Francesco Pinci ha analizzato con le tecnologia di “eye-tracking” il comportamento di un gruppo di consumatori davanti ad alcune confezioni di pasta. La ricerca parte da un presupposto: i prodotti che hanno più probabilità di essere acquistati sono quelli osservati più a lungo. Ma c’è qualcosa che spinge i consumatori a “fissare” una confezione per più tempo? In che misura il colore, i materiali e la grafica hanno un effetto nel “catturare” l’attenzione dei consumatori e delle consumatrici? > Continua a leggere su LinkedIn.
Scatole di legno, cesti di papiro e anfore di terracotta. Impressionano ancora oggi per la loro funzionalità e per la grande attenzione ai dettagli.
Soprattutto per confezionare i suoi prodotti tecnologici. Per questo investe in ricerche e innovazioni, di cui l’azienda ha parlato in una recente guida online.
Quelle realizzate in cartone da un campione di surf americano, ad esempio. O quelle a nido d’ape di due gemelli della Cornovaglia.
Ce ne sono pochi nelle case, ma sono ovunque in molti settori del mercato, soprattutto nel campo degli alimenti freschi.